Paolucci si chiede, infatti, cosa ne sia stato del Piano operativo per la Sanità, che la maggioranza aveva promesso di presentare entro il 19 maggio. “Lo hanno presentato solo a Roma?” si domanda in merito. “Hanno sottoscritto accordi senza alcuna discussione e concertazione nel territorio e tenendo all’oscuro il Consiglio Regionale? Le voci di corridoio parlano di tagli per 1.000 posti letto, del totale blocco del turn-over e della profonda riconversione di 7 presidi in 24 mesi. Come vengono ripartiti tra pubblico e privato questi tagli?”.
In attesa di conoscere come modificare le cose, il segretario del Partito Democratico ricorda che i cittadini continuano a essere vittime di liste d’attesa sempre più lunghe, centralini che non rispondono, ticket che non si abbassano e risorse che non si sbloccano. “Noi” spiega ancora Paolucci “non faremo opposizione strumentale, ma vogliamo discutere di alcuni punti fermi: il taglio dei posti letto deve toccare anche il privato. Insieme alla riconversioni vanno previsti investimenti per servizi territoriali ed occorre la concertazione delle scelte, riportando la discussione anche nelle sedi istituzionali. Venturoni e il commissario Chiodi mettano nero su bianco le proprie idee, perché fino a questo momento le uniche riforme della sanità sono quelle introdotte dal centrosinistra e sui cui buoni effetti la destra si sta sedendo con troppa comodità”.