L’Aquila, Casa dello Studente. D’Alessandro (IdV): “Gatti non risponde”

paolo_gattiL’Aquila. Profonda insoddisfazione da parte del consigliere regionale IdV, Cesare D’Alessandro, per la risposta fornita dall’assessore Paolo Gatti all’interrogazione discussa oggi in Consiglio regionale sulla Casa dello Studente a L’Aquila.

Stando, infatti, a quanto dichiarato da D’Alessandro, Gatti si sarebbe limitato a giustificare soltanto il protocollo d’intesa stilato nel luglio 2009 tra la Regione Lombardia, la Protezione Civile, il Comune de L’Aquila e la Curia Vescovile. Avrebbe, però, evitato di rispondere nel merito delle scelte fatte dal governatore Gianni Chiodi, che ha “affidato” alla Curia Vescovile de L’Aquila la struttura. Il problema sorge dal fatto che l’edificio sarebbe stato realizzato con 7 milioni di euro, soldi pubblici, donati dalla Regione Lombardia.

“Perché Chiodi” si chiede in merito il consigliere D’Alessandro “ha affidato alla Curia de L’Aquila la gestione della Casa dello Studente, quando la stessa doveva essere attribuita all’Adsu che aveva già stilato una graduatoria di 400 studenti aventi diritto? E perché Chiodi, che in precedenza aveva già dato il placet per decine e decine di espropri di terreno a danno dei semplici cittadini, non ha avuto il coraggio di impegnare Bertolaso a fare altrettanto riguardo il terreno (8.500 mq), tra l’altro a vocazione agricola, di proprietà della Curia?”.

Secondo l’esponente dell’Italia dei Valori, il fatto di aver affidato ad una fondazione privata, nel novembre 2009, un fabbricato costruito con soldi pubblici richiederebbe un approfondimento della Corte dei Conti. “Auspichiamo, pertanto” conclude in proposito, “che si proceda in tal senso e che vengano individuate eventuali responsabilità per il cattivo utilizzo di denaro pubblico”.

 

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