Questa la proposta presentata questa mattina in conferenza stampa dal vicepresidente del Consiglio regionale, Giovanni D’Amico e dal consigliere del Partito Democratico, Franco Caramanico, primo firmatario della proposta. L’emendamento è stato presentato nella scorsa seduta del Consiglio regionale, ma poi, su richiesta del presidente Chiodi, Pagano, i promotori avrebbero acconsentito a ritirarlo, in attesa dell’apposita istruttoria promessa dalla giunta. “Finora” sottolineano, però, i membri del Pd “non abbiamo ricevuto alcuna notizia in merito. Per questo abbiamo deciso di ripresentare il testo dell’emendamento nella seduta del Consiglio regionale di domani. Ricordiamo, tra l’altro, che si tratta di un emendamento condiviso da talune forze di maggioranza, a partire dal presidente Giuliante e dalla stessa assessore Daniela Stati. La sua importanza risiede nel fatto che attraverso questo provvedimento si garantirebbe, da una parte, il diritto dei circa 200 lavoratori precari che sono all’ultima proroga del loro contratto e, dall’altra, si eviterebbe il blocco di interi settori che hanno nel lavoro del personale precario uno dei loro punti di forza”.
In risposta alle dichiarazioni dell’assessore Carpineta, Caramanico ha poi sottolineato che “la giunta regionale, venendo meno alla continuità amministrativa, ha soppresso 150 posti nella pianta organica, non perché fasulli, ma come misura per ridurre del 5 % la spesa prevista dalle misure di Tremonti. Lo stesso risultato si sarebbe potuto ottenere invece operando tagli agli sprechi e alle misure clientelari”.