“Abbiamo già approvato” ha detto Chiodi “un piano energetico regionale che vieta in Abruzzo la produzione di energia elettrica dalla combustione di idrocarburi liquidi e i suoi derivati, mentre valorizza la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili con l’obiettivo di arrivare al 2015 alla copertura del fabbisogno energetico pari almeno al 51 %; dall’altro ha approvato con i voti della sola maggioranza, una nuova legge regionale che vieta sul territorio abruzzese l’estrazione e la lavorazione di idrocarburi liquidi. Questa legge è stata impugnata dallo Stato con ricorso alla Corte costituzionale, ma in quella circostanza oltre a deliberare la costituzione in giudizio, il governo regionale e, in particolare, la Presidenza ha promosso anche l’apertura di un tavolo ufficiale dove siedono tecnici regionali, del ministero dello Sviluppo economico e delle Politiche regionali. L’obiettivo è quello di condividere un testo di legge che, nel rispetto della Costituzione e delle competenze legislative statali in maniera di politica energetica assicuri comunque l’obiettivo perseguito dalla giunta: il divieto di estrazione e lavorazione degli idrocarburi liquidi nel territorio abruzzese. Di questo intenso lavoro di contrasto alla petrolizzazione e sull’avanzamento dello stato delle trattative i tecnici regionali tengono costantemente informato l’Esecutivo nella prospettiva di sottoporre a breve in Consiglio una proposta legislativa”.