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Tribunale Pescara chiede l’archiviazione della denuncia di Casa Pound al presidente Animalisti Italiani

Pescara. ‘In questo Paese c’è ancora libertà di pensiero e di espressione, purché si rispettino i principi di verità e continenza. Ed è proprio in nome di questa libertà – fin troppo spesso osteggiata – che il Tribunale di Pescara ha disposto l’archiviazione della denuncia che Casa Pound aveva sporto ai danni di Walter Caporale, Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani Onlus, www.animalisti.it, allora Capogruppo dei Verdi al Consiglio Regionale dell’Abruzzo’, si legge così in una nota degli Animalisti Italiani.

Nel 2012 il partito dei Verdi fu accusato di un legame con i fascisti e CasaPound.
In nome della chiarezza e della verità dei fatti, la risposta a mezzo stampa di Walter Caporale non si fece attendere: “I Verdi si dissociano da chiunque inneggia al fascismo, a Casa Pound, alla discriminazione, alla sopraffazione e al razzismo. Abbiamo effettuato un’approfondita ricerca nelle liste a sostegno di Giorgio De Matteis: ebbene, c’è un solo candidato nella Lista Prospettiva 2022 che inneggia ai valori di Casa Pound, alla violenza e alle sassaiole.

Noi ci dissociamo totalmente da questo singolo e isolato candidato poiché crediamo che alla base della democrazia e delle elezioni vi siano il rispetto reciproco, il confronto serrato, ma civile e solo verbale, che mai può degenerare in inni al fascismo o alla violenza”.

Per questa presa di posizione e per aver espresso con forza i valori in cui crede, l’allora Capogruppo dei Verdi fu denunciato da Casa Pound. Il Tribunale ha disposto l’archiviazione perché “il fatto non costituisce reato”.

L’avvocato che ha seguito il caso, Michele Pezone: “Non possiamo che rallegrarci per la decisione del GIP di Pescara che, ancora una volta, ha confermato che viviamo in uno Stato di diritto ove è consentita la critica politica, anche quando prende forma con parole sprezzanti, purché – come accaduto per le dichiarazioni di Walter Caporale – non si travalchi il limite della correttezza del linguaggio, ed in più vi sia la veridicità dei fatti ed un interesse pubblico all’informazione, la quale è indispensabile per stimolare un dibattito consapevole e consentire la partecipazione dei cittadini alla vita democratica”.