Pescara. “Un mese dopo il rinvio, torna in Consiglio regionale una proposta di riforma del commercio letteralmente stravolta, che umilia le piccole e medie imprese e scavalca l’accordo sottoscritto da tutte le rappresentanze del commercio”. Lo denunciano Beniamino Orfanelli ed Enzo Giammarino, presidente e direttore della Confesercenti abruzzese, che domani guideranno a L’Aquila una delegazione delle Confesercenti provinciali durante i lavori del Consiglio regionale.
I due fanno, infatti, sapere che tutte le rappresentanze della piccola, della media e della grande distribuzione avrebbero firmato un accordo con la giunta per la nuova legge sul commercio, trovando un punto di equilibrio fra le diverse esigenze. Questo accordo, però, sarebbe stato stravolto in Consiglio esponendo l’economia abruzzese al rischio di vedere gravemente indebolito il suo tessuto commerciale. “È necessario” fa sapere, pertanto, la Confesercenti “un intervento deciso del presidente Gianni Chiodi e dell’assessore Alfredo Castiglione, che sono stati sconfessati dai consiglieri regionali”.
Secondo l’associazione imprenditoriale, infatti, “la legge, così come è stata stravolta, è inaccettabile e rappresenta un grave danno per le piccole e medie imprese di questa regione, già provate da una presenza abnorme della grande distribuzione. Per questa ragione è assolutamente necessario che si riparta dal testo concordato con le associazioni imprenditoriali, anche per evitare una frattura grave fra istituzioni e imprese”.