Regione Abruzzo, botta e risposta tra Pagano e Costantini

CostantiniL’Aquila. In occasione delle festività pasquali, il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, ha inviato una lettera a tutti i consiglieri. Ma Carlo Costantini, capogruppo IdV, non sembra aver gradito l’iniziativa, tanto da definire il suo appello “incomprensibile”.

Nel messaggio, Pagano ha, infatti, invitato i componenti dell’assemblea legislativa regionale a promuovere la fase delle riforme, necessaria a garantire un progresso e una reale crescita sociale dell’Abruzzo.

“Innanzitutto” spiega in merito il presidente, “sarebbe necessario superare la logica degli schieramenti e collaborare fattivamente al fine di attivare un leale e proficuo confronto politico. Un confronto, mi auspico, che sia sempre improntato a civiltà e rispetto reciproco”. Inoltre, Pagano ha invitato i consiglieri regionali a migliorare la qualità delle leggi, anche attraverso la progressiva e costante riduzione del numero delle leggi vigenti e la loro razionalizzazione mediante l’utilizzo di Testi Unici.

Nella lettera, infine, il presidente chiede ai consiglieri regionali maggiore attenzione verso l’Istituzione che essi rappresentano. “Tutti noi abbiamo il dovere di difendere e tutelare l’immagine della nostra Istituzione regionale” ha, infatti, sottolineato “e operare con il comune obiettivo di offrire ai cittadini soluzioni e proposte adeguate. Il nuovo slancio di cui ha bisogno l’Abruzzo richiede convinzione, partecipazione e passione, ma soprattutto richiede il recupero di valori condivisi”.

Costantini contesta soprattutto le dichiarazioni realtive al confronto politico, cosa assai improbabile, secondo il capogruppo, nel Consiglio regionale abruzzese.

“Sono in Consiglio regionale da 15 mesi” spiega, infatti, Costantini “e da Chiodi e dalla sua maggioranza non ho avuto una sola occasione per misurarmi su proposte, anche solo settoriali, relative alla sanità, alla disoccupazione, alle tasse, al terremoto. Solo i Consigli straordinari su Villa Pini ci sono stati concessi, con una maggioranza talmente infastidita da minacciare di modificare le norme regolamentari che ne consentono la convocazione”.

Non solo. Secondo l’esponente IdV, la richiesta di collaborazione e partecipazione da parte dell’opposizione sarebbe stata addirittura “stroncata”, per citare le parole di Costantini, in occasione del terremoto, quando fu bocciata la proposta di istituire una commissione speciale.

“Sul petrolio” continua ancora il capogruppo IdV “una straordinaria proposta di legge elaborata dall’Università di Teramo è stata cestinata in pochi minuti, per dare spazio ad una proposta della maggioranza che ha abrogato anche quello che il Governo non aveva chiesto di abrogare e che, spacciata come “blindata” dalla famosa “filiera” regione- governo, è stata poi anch’essa puntualmente impugnata dal governo. Il resto? Quasi solo “marchette”, per il personale della struttura di Chiodi o per categorie ben individuate (basta leggersi l’elenco dei ricorsi del governo alla Corte Costituzionale contro la Regione Abruzzo, per avere la conferma), con l’Abruzzo che va letteralmente a rotoli, peggio del resto del paese. Questo è il contesto” conclude Costantini “e se Pagano, con i suoi incomprensibili appelli, rivela ancora una volta di non essersene accorto, faccia al più presto ritorno sulla terra, in Abruzzo e chieda a Chiodi l’agenda delle riforme, con le date certe (ripeto, certe!) e gli argomenti definiti (ripeto, definiti!) da trattare in Consiglio Regionale, a partire dalla sanità, dalle tasse, dall’occupazione e dalla ricostruzione”.

Federazione della Sinistra. Anche Maurizio Acerbo ed Antonio Saia sono intervenuti dopo le recenti dichiarazioni del presidente Pagano. Concordi con quanto affermato da Costantini, anche i due consiglieri credono, infatti, che si tratti di dicscorsi che cozzano con la realtà dei fatti.

“Pagano” lamentano “dovrebbe rivolgere l’invito alla sua maggioranza e al presidente Chiodi. Il presidente dovrebbe esigere che sia restituita centralità al ruolo del Consiglio regionale, sempre più svuotato visto che sulle principali questioni (sanità e terremoto) il presidente/commissario teorizza e pratica il mancato coinvolgimento del Consiglio regionale”.

Acerbo e Saia credono che la giunta regionale abruzzese abbia utilizzato impropriamente poteri ed influenza. “Non è colpa nostra” spiegano meglio “se il centrodestra vota contro ogni proposta di riduzione delle indennità di consiglieri e assessori pur avendola annunciata in campagna elettorale. Forse il presidente si rivolge alla sua maggioranza?”.


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