No al cavo sottomarino (Progetto Terna)

Lorenzo_Valloreja_014Pescara. Il Comitato “Nessuno tocchi l’area metropolitana”, che fa capo a Lorenzo Valloreja e al suo movimento politico SFL ribadisce il NO verso il progetto dell’elettrodotto sotterraneo  tra Tivat in Montenegro e Gissi nel vastese, passando per  l’area metropolitana di Pescara. L’Obiettivo: produrre energia a costi ridotti. La bomba ambientale proveniente dall’altra sponda dell’Adriatico, arriverebbe nel sottosuolo abruzzese dopo aver percorso un totale di 375 chilometri.
Valloreja non vuole, però, assistere inerme a questo spettacolo, che starebbe solo preparando lo scenario all’insediamento di una centrale nucleare in Abruzzo, nonostante le rassicurazioni fatte pervenire dall’assessore all’Urbanistica del Comune di Pescara, Marcello Antonelli.
Perché uno sforzo immenso di risorse per far passare un cavo che in realtà dovrebbe uscire nelle Puglie, poiché in linea d’aria la distanza è esigua, soli 100 km.
Valloreja fa appello anche alle istituzioni locali: “Non restate in silenzio, fatelo per la tutela del vostro territorio, questo processo porterà solo a svalutare enormemente il territorio di Pescara e delle provincie limitrofe sia a livello paesaggistico che di vivibilità”. Valloreja invita i Comuni interessati presentare un’istanza di  ricorso presso il Tar, poiché sono necessarie risposte corredate da documenti.
Nel frattempo, giovedì, i consiglieri comunali del Pd di Pescara Diodati, Corneli e Del Vecchio, hanno presentato una richiesta di convocazione di un consiglio comunale straordinario, per esaminare insieme il progetto.

Monica Coletti
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