Pescara. Trentadue ragazzi e adulti con disabilità hanno iniziato fra aprile e maggio di quest’anno un nuovo progetto sperimentale di convivenza in quattro comunità abruzzesi. Si tratta del progetto RADAR, ovvero Rete Abruzzese per il Dopo di noi e l’Autonomia Residenziale, promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Abruzzo con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Il progetto anticipa in Abruzzo il disegno di legge parlamentare sul “dopo di noi”, un modello alloggiativo rispondente ai diritti e ai bisogni della persona con disabilità, basato sulla piccola comunità alloggio, in cui i ragazzi e le loro famiglie sono protagonisti dell’accoglienza.
In questo modo, anche la Regione Abruzzo partecipa alla sperimentazione nazionale per superare un modello di accoglienza istituzionalizzante delle persone disabili, mettendo al centro il diritto della persona con disabilità a vivere in un piccolo ambiente familiare, adatto alle sue esigenze e volto a valorizzare l’autonomia e l?integrazione sociale.
Per presentare l’iniziativa, giovedì 18 giugno, alle ore 9,30, si svolgerà presso l’Auditorium Petruzzi del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara un convegno, cui parteciperanno l’assessore alle Politiche sociali, Marinella Sclocco, il dirigente regionale Tamara Agostini e il funzionario responsabile del progetto, Rossella Di Meco, accanto ai maggiori esperti nazionali sul modello del “dopodinoi”, Luca Marchi e Mauro Tommasini.
Ai lavori prenderà parte anche la deputata Ileana Argentin, promotrice del disegno di legge sul “dopo di noi”, nota per le tante battaglie in favore delle persone con disabilità. Il progetto RADAR prevede una serie di azioni innovative, che vanno dalla sperimentazione delle comunità dopo di noi, alla formazione degli operatori di residenzialità e delle famiglie, alla stesura di progetti individualizzati di residenzialità e di linee guida regionali sul dopo di noi.