Sviluppo urbano sostenibile, Febbo: ‘Regione cerca dirigenti dimenticando quelli che ha già’

Pescara. La Regione Abruzzo, nell’ambito delle strategie integrate per intensificare lo sviluppo urbano sostenibile e la salvaguardia del territorio, cerca un professionista esterno con esperienza dirigenziale.

E’ quanto emerge dalla Delibera di Giunta n. 423/2015 dove si legge “qualora dovesse risultare che l’Amministrazione regionale non ha in organico personale tecnico in grado di assolvere l’incarico di cui trattasi, per la complessità e la pluralità di competenze richieste”, “sarà necessario conferire l’incarico di progettazione e coordinamento, a liberi professionisti esterni”.

Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo che aggiunge: “Questo provvedimento grida vendetta, è assurdo e inopportuno visto che la Regione ha a disposizione ben 7 dirigenti che non hanno al momento nessun incarico ma vengono pagati lo stesso con i soldi pubblici.

Perché andare a cercare all’esterno un’altra figura dirigenziale, con esperienza, quando ne hai già diversi in organico? Almeno 2 di loro infatti hanno un curriculum qualificato con esperienze decennali di attività tecnica nella pubblica amministrazione ma soprattutto hanno lo stesso profilo professionale richiesto dal bando; inoltre si potrebbero considerare gli attuali dirigenti ingegneri o architetti delle Province che potrebbero anche loro svolgere benissimo le attività richieste. La risposta è semplice: probabilmente bisogna offrire possibilità di lavoro a qualche “amico” e lo si evince chiaramente leggendo i requisiti necessari per ottenere l’incarico”.

Siamo di fronte a una Delibera “cucita su misura” e sono in grado dire il nome del professionista che sarà scelto. Per questo – conclude Febbo – lo scriverò su un foglio che chiuderò in una busta da consegnate personalmente al Difensore civico. Quando le procedure saranno concluse e sarà ufficializzato l’incarico scopriremo se sono un veggente o semplicemente se i miei sospetti sono realtà. In quel caso avremo la conferma che la Regione Abruzzo targata D’Alfonso continua il suo percorso di involuzione, alla faccia della rivoluzione della pubblica amministrazione annunciata dal Presidente. D’altronde sono stato un veggente (sic!!!!) quando c’è stato il “bando nascosto” per i dodici Co.co.co”.

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