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Abruzzo, rallenta l’occupazione

Nel secondo trimestre del 2010 si prevede una flessione del 5% dell’occupazione. Le aziende attendono maggiori segnali di ripresa economica per procedere all’ampliamento ed alla sostituzione del proprio organico.

E’ quanto scaturisce da una indagine diffusa da Manpower sulle previsioni occupazionali.

Il dato emerge dalle risposte di un panel statisticamente significativo composto da aziende della regione, alle quali Manpower ha chiesto di indicare le variazioni nella struttura del proprio organico previste tra aprile a giugno.

Pur confermando un effettivo aumento di ordini e commesse, i datori di lavoro abruzzesi dichiarano di voler attendere segni più stabili e duraturi di una reale ripresa del mercato prima di procedere all’ampliamento della propria struttura, preferendo far fronte alle immediate necessità con il personale già presente in azienda.

La previsione di occupazione nella regione raggiunge, quindi, il -8%, con una flessione rispetto ai primi tre mesi del 2010, ma rimanendo immutata rispetto allo stesso periodo del 2009.

“Le aziende hanno bisogno di ripensare il modo di stare sul mercato” ha detto Stefano Scabbio,  presidente e amministratore delegato di Manpower Italia “anche perché in molti Paesi sono cambiati i modelli di consumo ed è necessario raffinare iniziative e progetti chiave per prepararsi a cogliere con successo la ripresa economica quando la crisi sarà definitivamente alle spalle. Al momento questo approccio di autoanalisi non è accompagnato da segnali netti di consistenza della ripresa del mercato. Le imprese sono ancora esitanti ad assumere personale, non avendo segnali che permettano loro di pianificare la propria attività con maggiore sicurezza e determinazione. Anche dal punto di vista delle riforme interne, non si sono ancora visti chiari programmi su cui lavorare che potrebbero aiutare le imprese in questa fase così delicata in particolare su temi come il federalismo, la riduzione dell’apparato burocratico e una riforma fiscale. Nell’immediato, le momentanee necessità di personale possono essere fronteggiate con un utilizzo tattico della flessibilità, prima di programmare i futuri e più stabili mutamenti nella struttura del proprio organico. Nell’attuale rallentamento del mercato, il mondo aziendale e imprenditoriale si interroga più che mai sull’importanza del capitale umano e delle competenze necessarie in questo nuovo contesto. Nel 2010 la formazione sarà una leva importante per sostenere la ripartenza”.

Dal confronto tra settori, i datori di lavoro di nove dei dieci comparti presi in esame dall’indagine prevedono un segno negativo nella tendenza ad assumere personale nel prossimo trimestre.

L’unica previsione con segno positivo si registra nel settore ristoranti e alberghi, dove il dato occupazionale si attesta ad un +3%, con un aumento di 6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e 12 punti rispetto allo stesso periodo del 2009.

Le prospettive di assunzione meno favorevoli provengono invece dal comparto trasporti e logistica con un -21%, seguito dall’edilizia (-17%) e dal settore agricoltura, caccia, selvicoltura e pesca (-14%), mentre il comparto delle comunicazioni non rileva variazioni significative e rimane sostanzialmente stabile.

Marina Serra