Durante la conferenza stampa, l’uomo avrebbe, infatti, ripetutamente interrotto i colleghi che stavano già parlando al microfono, senza rispettare dunque la scaletta delle domande. Ad incuriosire il giornalista il decreto “salva Pdl” e, più in generale, l’operato del governo, che Carlomagno ha preso a criticare nonostante alcune “frecciate” del premier Berlusconi. Dopo aver ironicamente commentato le calvizie del giornalista, il presidente del Consiglio avrebbe, infatti, detto a Carlomagno di vergognarsi, sostenendo: “Questa è una conferenza stampa per i giornalisti e non per gli individui come lei. Noi non ci saremmo mai permessi di andare a disturbare la conferenza stampa dell’altra parte politica. In questo sta la differenza con la sinistra. Le sarà chiesto di rilasciare le sue generalità affinchè il capo della Protezione Civile possa denunciarlo”.
Ma le parole di Berlusconi non sono bastate a zittire l’uomo, che ha chiesto delucidazioni in merito al presunto coinvolgimento di Guido Bertolaso nell’inchiesta sugli appalti del G8 che sta interessando L’Aquila. È stato a quel punto che La Russa si è avvicinato all’uomo e, dopo averlo energicamente invitato a parole a smetterla, lo ha preso per il bavero della giacca e lo ha strattonato, sotto gli occhi di telecamere e macchine fotografiche che hanno ripreso l’intera scena. Rocco Carlomagno (che fa parte del coordinamento nazionale contro i siti di stoccaggio nucleare e del coordinamento ‘Aiutiamo l’Abruzzo’) sarebbe uscito dalla sala gridando: “Lei è un picchiatore fascista”. Il giornalista ha poi annunciato che denuncerà La Russa per aggressione.
Tania Di Simone
(Fonte fotografia: Corriere.it)