Un nulla di fatto, quindi, per l’Assemblea regionale che, per vari motivi, non e’ riuscita ad approvare alcun punto all’ordine del giorno. Nella mattinata, infatti, i lavori erano stati caratterizzati dalla accesa protesta di duecento lavoratori di Villa Pini che hanno manifestato prima fuori da palazzo dell’Emiciclo, poi dall’interno degli uffici dove erano stati fatti entrare per ripararsi della violenta nevicata che si sta tuttora abbattendo su L’Aquila. Un’altra parte della delegazione dei lavoratori, che era riuscita ad ottenere i posti riservati al pubblico dell’aula consiliare, e’ riuscita ad interrompere con urla e fischi i lavori in corso della seduta, ripetendo il copione che si era visto due settimane fa durante la seduta tenutasi a Pescara. A quel punto e’ stato difficile per le stesse forze di polizia ripristinare l’ordine con i lavoratori che avevano in pratica invaso tutti gli spazi della sede del Consiglio regionale. Nel primo pomeriggio, dopo una riunione dei capigruppo e il raggiungimento di un clima più sereno, i consiglieri regionali avevano deciso di procedere con la seduta straordinaria sulla ricostruzione degli alloggi dell’Ater. Al momento dell’approvazione di una risoluzione, però, il Vice Presidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, ha dovuto prendere atto della mancanza del numero legale, dovuta anche alle condizioni atmosferiche proibitive, dichiarando chiusa la seduta. Il Consiglio regionale tornerà a riunirsi non prima della metà di aprile in ottemperanza della normativa sul periodo pre-elettorale.