Pescara. ‘La cosiddetta Legge Omnibus ha subito un decisivo stop ed è stata rispedita alla Giunta perché c’è stata una decisa opposizione da parte di Forza Italia’. E’ quanto dichiarano Mauro Febbo, Presidente della Commissione di Vigilanza e Lorenzo Sospiri, Capogruppo in Consiglio regionale.
“Prima del parere dell’ufficio legislativo – proseguono Febbo e Sospiri – avevamo già espresso su questo provvedimento forti perplessità sia di natura formale sia sostanziale. Per questo motivo abbiamo presentato oltre 1.000 emendamenti per fermare l’iter di una Legge che non riteniamo assolutamente corretta. In primis si parla di collegato a una Finanziaria che però non è stata approvata per questo la Legge è sballata a livello formale. Seri dubbi di natura sostanziale esistono in quanto il testo riguarda molti aspetti della vita economica della nostra regione nonché l’organizzazione stessa dell’Ente. Febbo e Sospiri spiegano punto per punto alcune delle loro obiezioni.
Norme per il personale: si tratta di un vero e proprio rimescolamento con la creazione di nuove figure dirigenziali che si traducono esclusivamente in maggiori costi per la Regione e l’occupazione di persone che devono ricoprire il ruolo di “yes man”. Così come la promessa interruzione del ricorso a figure esterne alla struttura regionale smentita clamorosamente dalla possibilità di proroghe dell’art.22.
Riforma del Via: non contenti delle nomine fatte dalla Giunta, superando il ruolo del Consiglio regionale, la Legge ne ridetermina la composizione dei partecipanti, sempre con nomina dell’Esecutivo; peraltro il Via viene presieduto dal Direttore generale (Gerardis) ma la Determina di autorizzazione viene sottoscritta dal Capo dipartimento del Settore (Primavera, prossimo dimissionario??).
Norme sull’Arta: non sono altro che un contentino per salvare Mario Amicone.
Regolamento: non riuscendo a far passare i regolamenti (come quelli relativi ai ticket socio-sanitari) in Commissione e in Aula, grazie all’opposizione di Forza Italia, la Legge contiene una riforma statutaria illegittima, oltre che incostituzionale, che permetterebbe alla Giunta di auto approvarseli direttamente. Questo vorrebbe dire libera tassazione per tutti ma è chiaro che non permetteremo che ciò avvenga perché non vogliamo che l’Esecutivo “se la suoni e se la canti” senza il confronto con l’Assise regionale.
Infine la figura la facilitatore: con la sua introduzione si vuole chiaramente nascondere il fallimento della Legge obiettivo, quella che nelle intenzioni di D’Alfonso doveva rivoluzionare e snellire l’attività di spesa dei nostri fondi strutturali in opere pubbliche. Noi abbiamo di queste figure ma di regole chiare e di trasparenza; tanto è vero che il Presidente della Regione però, ossessionato dai fantasmi del suo passato, inserisce la figura di vero e proprio lobbista per dare copertura alle maldicenze che lo inseguono”.