Secondo D’Alessandro, infatti, il direttore generale, Vincenzo Caporale, avrebbe rilasciato dichiarazioni che mettono i consiglieri regionali nel diritto di conoscere tutte le problematiche vissute dall’istituto teramano. Solo così, si legge nella lettera inviata alla Verì, sarà possibile “assumere le decisioni conseguenti per il presente e il futuro di una struttura di così grande prestigio, che conta circa 500 dipendenti ed è un istituto di eccellenza tra gli enti di ricerca nazionali ed internazionali”.