Nel manifesto programmatico del gruppo politico femminile della Lega abruzzese la questione della discriminazione e della disparità di trattamento su carriera e stipendi in Abruzzo, risulta essere il punto centrale della “questione rosa“.
Il Decreto rafforza il principio antidiscriminatorio di genere estendendolo a tutti i livelli nei diversi ambiti in particolare in materia di occupazione, di lavoro e di retribuzione, accompagnandolo con sanzioni più severe.
Il provvedimento prevede sanzioni più pesanti per i datori di lavoro che discriminano, con ammende fino a 50 mila euro e arresto fino a sei mesi, estensione di tutti i diritti relativi alla maternità ed alla paternità anche in caso di adozioni nazionali ed internazionali ed introduzione del divieto di discriminazione anche nelle forme pensionistiche complementari e collettive.
Presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, inoltre, viene costituito il Comitato nazionale per l’attuazione dei principi di parità di trattamento ed uguaglianza di opportunità fra lavoratori e lavoratrici.
Marina Serra