Come ha spiegato anche Marco Fars di Rifondazione Comunista, l’iniziativa nasce per costruire l’opposizione sociale al governo Berlusconi e per ridare voce alla sinistra, che, pur non essendo presente in Parlamento, lo è in tutte le vertenze territoriali.
Fars ha sottolineato che la Federazione è aperta anche a chi in questi anni si è allontanato dalla politica. Si tratterebbe, infatti, di uno strumento per riavvicinare la politica. L’esponente di Rifondazione ha poi sottolineato che il processo di costituzione partirà dal basso e non, dunque, dalle riunioni delle segreterie dei partiti.
Per Antonio Macera, dei Comunisti italiani, la Federazione segna “un momento di inversione di tendenza della sinistra, che dopo decenni di lacerazioni e scissioni si appresta a vivere la fase della riaggregazione”. Dello stesso parere anche i consiglieri regionali Maurizio Acerbo e Antonio Saia, che hanno lanciato un appello a Sinistra e Libertà affinchè aderisca alla Federazione.