“Il governo del territorio – ha spiegato il presidente Chiodi – è un aspetto fondamentale connesso alla responsabilità che nasce dall’essere stati eletti alla guida di un ente: un dovere che comporta anche scelte difficili, ma che si assumono alla luce del bene comune e di un progetto unitario che va condiviso con la Regione. I veri costi della politica non sono tanto gli sprechi, quanto le mancate decisioni e le decisioni sbagliate. Le Province dovranno avere la forza di esprimere la loro funzione di ente intermedio che, in raccordo con la Regione, possa tradurre nel concreto le scelte legislative regionali. Ritengo pertanto che va incrementato il livello di maturità e di responsabilità di tutti coloro che sono chiamati al governo degli enti locali ed auspico un rinnovato modo di fare politica: qualsiasi errore di trascuratezza in questo contesto difficile può pregiudicare il nostro progetto. La crisi passerà, la ricostruzione del dopo-terremoto andrà avanti, la Sanità regionale sarà rimessa in sesto: per questo dobbiamo farci trovare pronti a riprendere con slancio la nostra strada per modernizzare la regione. Credo che sia opportuno calendarizzare sin da ora incontri operativi tra assessori delegati e ogni due-tre mesi ritrovarci insieme per verificare i progressi del nostro progetto comune”.
“In questo contesto – hanno chiesto i presidenti – le Province avranno un ruolo sempre più determinante, in considerazione delle funzioni che hanno e che otterranno: deleghe che comporteranno maggiori responsabilità nella gestione di aspetti cruciali del territorio. Per esempio chiediamo come il ciclo idrico integrato e i rifiuti, che finora hanno scontato un governo che non è andato nella direzione dell’efficienza e dell’economicità”.
“Oggi – ha concluso il presidente della Provincia di Chieti e presidente Upa, Enrico Di Giuseppantonio – apriamo un capitolo nuovo nei rapporti tra le Province e la Regione, con l’istituzione di una sorta di caminetto istituzionale che ci vedrà insieme, presidente della Regione e Province, seguire passo passo il cammino delle riforme e delle materie delegate, alle quali dedicheremo incontri tematici tra assessori e tra presidenti. Vogliamo fortemente contribuire alla ridefinizione del nostro ruolo di coordinamento del territorio, attraverso la gestione di materie importanti e delicate come i Servizi Sociali, il Turismo, il ciclo delle acque, la viabilità, i rifiuti e tutte quelle materie che possono essere delegate. Non chiediamo più soldi, ma che ci vengano assegnati con celerità e puntualità i fondi dello Stato trasferiti alle Province attraverso la Regione. Al presidente Chiodi va il ringraziamento di tutti noi per aver affermato, nei fatti, di riconoscere il ruolo fondamentale delle Province e gli assicuriamo la nostra piena disponibilità e responsabilità nella gestione del progetto e delle prospettive che ci ha enunciato. Per noi si apre un capitolo importante che coinvolge anche i Comuni. Le dimostreranno di saper coordinare il territorio, semplificando l’Abruzzo”.