L’Aquila. “Nulla di penalmente rilevante, ma politicamente ed istituzionalmente penso proprio di si. Non mi sfugge che dalle intercettazioni ne emerga un´altra tra il Presidente del Consiglio regionale della Toscana che dopo essere stato in Abruzzo chiamò lo stesso imprenditore Fusi dimostrando un suo interessamento. Sono convinto che anche il Capogruppo del Pdl in Toscana rivolgerà le stesse domande al Presidente Nencini”. A prendere posizione sul caso delle intercettazioni telefoniche su Denis Verdini, uno dei tre coordinatori nazionali del Pdl, indagato per concorso in corruzione sugli appalti del G8, diffuse oggi dal quotidiano La Stampa, nelle quali spunta anche una conversazione con Gianni Chiodi, è Camillo D’Alessandro, capogruppo del Pd in consiglio regionale. D’Alessandro, ribadisce, che dalla trascrizione della conversazione non emerge nulla di rilevante da un punto di vista penale, ma sul piano politico la questione non può essere sottaciuta. Per questo motivo, D’Alessandro, pubblicamente, rivolge cinque quesiti al presidente della Regione. “Rivolgo 5 pubbliche domande al Presidente Chiodi” spiega D’Alessandro, ” al fine di offrirgli l´occasione di chiarire a tutti gli abruzzesi pubblicamente la sua posizione, anche perché solo qualche giorni fa l´On. Letta aveva garantito al mondo intero che nessuno degli imprenditori coinvolti nelle indagini aveva ed avrebbe messo piede in Abruzzo, salvo poi rilevare, sempre dalle intercettazioni, che addirittura si sarebbero svolte riunioni a Palazzo Chigi per organizzare la Costituzione di un consorzio di Imprese, il Federico II, poi di fatto avvenuta, che si è aggiudicato appalti a l´Aquila. Gli abruzzessi non si fanno trattare più e da tempo come la gente di Fontamara”.
Le cinque domande.
- Per quali motivi il Coordinatore nazionale del Suo partito, On. Verdini, le ha passato al telefono l´imprenditore Fusi ?
- A seguito di quella telefonata sono seguite altre telefonate o incontri. In caso affermativo di cosa si è discusso in relazione alle sue funzioni Istituzionali?
- Lei è stato messo a conoscenza e coinvolto, in qualche maniera, nella presunta regia nazionale nel favorire la costituzione del Consorzio di Imprese Federico II che avrebbe ottenuto appalti a L´Aquila?
- Perché Lei e la sua maggioranza non approvate la proposta di legge del Pd, ferma in commissione, per Istituire l´osservatorio regionale sulla ricostruzione che avrebbe determinato la massima trasparenza su tutte le procedure di appalto, sub-appalti e ricostruzioni?
- Non ritiene di dover coinvolgere il Consiglio regionale riprendendo la proposta di commissione speciale sulla ricostruzione da lei e dalla sua maggioranza respinta nella seduta del 20 maggio 2009 ?
Il capogruppo del Pd, inoltre, ricorda di aver fatto richiesta di iscrivere, nella prossima seduta del consiglio regionale, un ordine del giorno relativo alla proposta di legge sull’osservatorio e che cheiderà l’appello nominale per rendere evidente a tutti chi voterà a favore, e chi contro, alla proposta.