Pescara. “Sarà molto meno di 200 mila metri cubi il quantitativo di sabbia da prelevare a nord della punta del molo di Vasto e non di due milioni di metri cubi come, invece, da qualche parte, si vuole pretestuosamente far apparire”. A parlare è l’assessore regionale alla Pesca, Mauro Febbo, che torna a chiarire l’azione di ripascimento che riguarderà il litorale di Casalbordino.
Dopo giorni di polemiche, l’assessore precisa, inoltre, che l’area oggetto della movimentazione di sabbia sarebbe stata ridotta a meno di venti ettari, oltre ad essere stata posta il più lontano possibile dalla linea di riva. Più in particolare, l’intervento dovrebbe essere effettuato ad una distanza di almeno 500 metri da Punta Aderci e con una profondità di scavo che non sarà superiore a 1 metro e mezzo.
Febbo precisa, dunque, l’intenzione della Regione di salvaguardare il litorale di Vasto nonostante la necessità di intervento. L’assessore porta a suo sostegno anche il supporto che proprio la Regione avrebbe chiesto in merito a relazioni scientifiche fornite da tecnici delle Università della Sapienza di Roma, di Chieti e de L’Aquila. “Spiace constatare” ha, poi, aggiunto, “che qualcuno intenda alimentare strumentalmente una becera speculazione politica su un argomento così delicato”.
Per ricostruire la vicenda, l’assessore Febbo ripercorre alcuni passaggi ufficiali che si sono susseguiti fino a questo momento. “Sul tema sono state fatte almeno due conferenze di servizio, il 10 agosto 2007 ed il 5 febbraio 2008” ricorda, infatti. “Dove erano il sindaco di Vasto e quello di Casalbordino? Mi sembra strano che, solo oggi, a distanza di quasi tre anni dall’avvio di tutto il procedimento, il sindaco di Casalbordino Bello si ricordi di evidenziare quelle che ritiene le criticità di un progetto finanziato per 21 milioni di euro dal Cipe senza avere competenze tecniche specifiche. Eppure, durante tutto questo tempo, sembra che non abbia mai posto obiezioni di sorta. Almeno a giudicare dagli atti ufficiali”.
Sulle problematiche specifiche riferite al litorale di Casalbordino, Febbo ha ribadito che sarebbe già stato ufficialmente comunicato al sindaco Bello che, secondo il piano di intervento, i lavori di ripascimento verranno effettuati dal 2 aprile al 1 maggio, proprio sulla base di una specifica richiesta dello stesso primo cittadino. “Una scelta” aggiunge l’assessore “dettata proprio dalla necessità di non danneggiare la stagione balneare. Per cui, non è assolutamente vero che la draga finirebbe per concludere a Casalbordino il suo intervento sulla costa abruzzese. Inoltre, si tratta di operazioni che verrebbero compiute in appena dieci giorni lavorativi. Tuttavia, visto che la draga sarà in azione 24 ore su 24, è ipotizzabile che, tempo permettendo, i lavori si possano concludere anche prima della data limite del 1 maggio”.
Per quanto riguarda, invece, la scelta di effettuare sul litorale di Casalbordino solo il rinascimento, escludendo, quindi, altre tipologie di intervento, sembrerebbe che il Servizio difesa della costa e opere marittime della Regione abbia riferito che, nella zona nord di Casalbordino, sono presenti numerose dune. Proprio questa circostanza renderebbe difficile una protezione adeguata della costa con barriere rigide come quella garantita dai “pennelli” a terra che sono stati collocati nella zona centrale del litorale.
Infine, l’assessore Febbo tiene a precisare che nessuno stop ai lavori è stato dato dalla Sovrintendenza ai Beni Archeologici per l’estrazione di sabbia in una zona prospiciente la Riserva di Punta Aderci. Secondo Febbo, si tratta semplicemente di una richiesta di integrare la documentazione necessaria per iniziare i lavori il prossimo 10 febbraio così come previsto.