Pescara, il PD preoccupato per la casa di riposo di via Arapietra

corneliPescara. I consiglieri comunali del PD, Giuliano Diodati e Florio Corneli, presenteranno una interrogazione al sindaco della città di Pescara, Luigi Albore Mascia, per conoscere lo stato di avanzamento dei lavori  della casa di riposo di via Arapietra e le previsioni sulla data di riapertura dell’istituto, alla luce del preoccupante contenzioso che si è aperto con l’impresa aggiudicatrice dell’appalto.

 


I lavori di ristrutturazione della casa di riposo iniziarono nel 2004 e 34 anziani, ospiti della casa,  furono trasferiti da via Arapietra ad un istituto di Montesilvano. Due lotti sono già stati completati, mentre i lavori del terzo ed ultimo lotto, per quanto aggiudicati,  non sono mai iniziati.giuliano_diodati
“L’assessore alle politiche sociali, Guido Cerolini,  – come si legge in una nota dei due consiglieri del PD – ha espresso, a nome dell’amministrazione,  la volontà di risolvere del contratto di appalto in tempi brevi.  I tecnici del comune,  in commissione consigliare,  hanno evidenziato che il contenzioso aperto con l’impresa aggiudicatrice con la necessità di risolvere un contratto e provvedere ad una ulteriore  aggiudicazione non rende facilmente definibili i tempi per la conclusione dei lavori.Gli anziani sostengono il disagio di dover vivere in una struttura situata fuori dal territorio comunale e  diversa da quella da loro individuata, i loro familiari sostengono il disagio dovuto all’allontanamento dei propri cari,  il comune di Pescara sostiene un costo di circa 700 mila euro l’anno di canoni di locazione per la diversa sistemazione degli anziani”.
Diodati e Corneli chiedono “percorsi e tempi certi per la definizione dell’annoso problema e quali iniziative l’amministrazione comunale intenda attivare affinché gli ospiti possano tornare nell’istituto ed il comune possa eliminare una spesa che, alla fine, grava sul cittadino”.

La replica del Comune. L’assessore Cerolini su casa di riposo via Arapietra

Il cantiere della Casa di riposo comunale di via Arapietra è l’ennesimo ‘pasticcio’ ereditato dalla passata amministrazione comunale che il nuovo Governo cittadino sta cercando di risolvere, rispettando i tempi previsti dalla legge, e sbrogliando la matassa di un appalto difficile, spezzettato in tre tronconi, che ora ha rischia di generare un pesante contenzioso. Per anni abbiamo chiesto lumi su una vicenda che vede tristemente protagonisti gli anziani della nostra città, da sei anni costretti a trasferirsi in strutture fuori città, un trasferimento che doveva durare appena un anno, e che ormai ha già spento la sesta candelina. Entro febbraio, dinanzi all’ennesimo rifiuto dell’impresa responsabile del terzo lotto di iniziare i lavori, tenteremo di andare avanti con l’affidamento all’impresa giunta seconda nella gara d’appalto, con l’obiettivo di riaprire al più presto il cantiere”. Lo ha ribadito l’assessore alle Politiche sociali Guido Cerolini replicando all’intervento nel merito dei consiglieri del Pd.
“La nuova amministrazione comunale ben conosce i disagi determinati dal cantiere infinito della Casa di riposo comunale di via Arapietra, aperto nel 2004 con il trasferimento dei 34 anziani ospiti con la promessa agli utenti e alle loro famiglie di riaprire in tempi record la struttura: appena un anno, un anno e mezzo, e tutti sarebbero potuti tornare nelle proprie stanze. Così non è stato: ricostruendo brevemente la vicenda, l’appalto è stato spezzettato in tre parti e, dopo l’esecuzione dei lavori del primo e secondo lotto, il Responsabile del procedimento ha interpellato la ditta che si era aggiudicata il terzo lotto, la quale ha però sollevato una serie di obiezioni in merito ai lavori eseguiti nel corso della seconda tranche di interventi. L’amministrazione comunale ha allora effettuato una variante, vi è stato il collaudo delle opere eseguite, ma ugualmente l’impresa che si è aggiudicata l’ultima parte dei lavori ha rifiutato di aprire il cantiere, annunciando contestazioni. A questo punto il Rup chiederà al dirigente di settore di procedere con la risoluzione del contratto in danno e, subito dopo, verrà contattata l’impresa che si era classificata al secondo posto nella gara d’appalto, un’azienda di Caserta, per l’affidamento delle opere. Se l’impresa si dichiarerà disponibile a subentrare si procederà con la preparazione dei documenti, in caso contrario, come previsto nell’appalto, si dovranno contattare le imprese giunte al terzo, quarto e fino al quinto posto. Solo dopo si potrà eventualmente procedere con una nuova gara d’appalto. Ma comunque tale procedura richiederà dei tempi fissati dalla legge prima di terminare i lavori e di poter riportare gli anziani nella struttura. Solo a fine febbraio gli uffici saranno in grado di determinare in modo esatto la tempistica del cantiere. Siamo ben consapevoli del disagio degli anziani che da sei anni nutrono il desiderio di tornare a Pescara, così come i loro familiari che si ritrovano a sostenere i problemi legati agli spostamenti sul territorio per fare visita ai propri cari. E siamo consapevoli anche dei costi che oggi ricadono sulle spalle del Comune per poter ospitare in strutture fuori città i nostri anziani, spese più volte denunciate negli ultimi sei anni, mentre il cantiere rallentava sempre più il proprio cammino”.

 

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