“Lo avevamo annunciato e scritto – ha dichiarato il Capogruppo del PD Camillo D’Alessandro – i ticket non erano stati revocati ed il potere di farlo lo ha il commissario alla sanità, cioè Chiodi. Quando fu Redigolo ad introdurre i ticket subito la Giunta si nascose dietro il dito e tutti ad invocare giustamente la fine del commissariamento ed il passaggio dei poteri a Chiodi. Ora quale sarà l’ennesima giustificazione? Colpa del terremoto o della crisi internazionale?”
Sull’argomento è intervenuto il Consigliere del PD Claudio Ruffini, delegato per il gruppo a seguire la materia sanitaria: “Ecco la riforma sanitaria del Presidente Commissario Chiodi – ha spiegato Ruffini – annunciata per il 2010. La riforma in cui le prestazioni vengono poste a carico dei cittadini abruzzesi oppure scaricate sul bilancio dei comuni, già penalizzati dai trasferimenti riguardanti le politiche sociali. Noi ci saremmo aspettati, – ha aggiunto Ruffini – vista la sospensiva votata positivamente dalla V Comissione, che prima di arrivare ad un atto così incisivo, lo stesso avrebbe dovuto essere oggetto di profonda discussione nella sede deputata, alla presenza dello stesso Chiodi. D’altro canto, la Presidente di Commissione, compagna di partito del Presidente-Commissario, aveva manifestato la volontà di ridiscutere il provvedimento. Evidentemente il Presidente-Commissario crede di avere già acquisito poteri straordinari, da non dovere ascoltare neanche Nicoletta Verì, la presidente della Commissione Sanità!”
In attesa di discutere dell’argomento nella V Commissione, così come era stato richiesto nell’ultimo incontro del 20 gennaio, il Partito Democratico chiede che la delibera sui ticket per i disabili non venga applicata.
Estremamente negativo il commento del consigliere dell’IdV Cesare D’Alessandro: “Chiodi spara sulla ‘Croce Rossa’ e mette il fucile nelle mani dei suoi due sub-commissari alla Sanità, Baraldi e Rossini, facendo o volendo far credere agli abruzzesi che i ticket sulla riabilitazione sono stati decisi senza il suo assenso. Ora Chiodi ha deciso di rastrellare altri soldi facendo pagare ai disabili psichici, fisici e sensoriali e alle loro famiglie una ‘taglia’ che va da 98 a 26 euro per ricovero, se solo mettono un piede in ospedale anche per un minuto. E’ una vergogna! Una vergogna da cancellare subito, perché tocca i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e, quindi, viola il diritto costituzionale alla tutela della salute”.