Pescara. Torna a tuonare il Forum abruzzese dei Movimenti per l’Acqua sul caso Ombrina Mare.
‘Il rappresentante della Regione Abruzzo alla Commissione V.I.A. nazionale sarebbe stato fino a ieri Antonio Sorgi, sostituito adesso da Cristina Gerardis, nomina che ovviamente scatterà solo per le valutazioni di altri progetti che riguarderanno l’Abruzzo. Da quanto possiamo leggere, il ministero potrebbe aver convocato direttamente Antonio Sorgi per la riunione (su Ombrina Mare). E’ andata così? Se sì, ha partecipato alla seduta? Era stato sospeso dall’incarico dopo l’inchiesta che lo ha riguardato?‘, si chiede il forum in una nota.
‘Il Forum ha appreso dal profilo Facebook del presidente che, dopo il post del 18 marzo, del Forum Acqua con le domande poste alla Regione in merito alla partecipazione della Regione stessa alla riunione della Commissione, il Presidente D’Alfonso ha nominato ieri 19 marzo Cristina Gerardis come membro delegato dalla Regione Abruzzo in seno alla Commissione V.I.A. nazionale.
Cristina Gerardis, quindi, sostituirà, per l’esame dei progetti prossimi venturi che riguarderanno anche il territorio regionale, il dirigente Antonio Sorgi che era stato nominato (rinnovato) da Chiodi nel 2011, come emerge da una seconda lettera pubblicata dal presidente D’Alfonso’, si legge ancora.
‘Da un esame di alcuni pareri della Commissione V.I.A. nazionale che hanno riguardato la Regione Abruzzo (elettrodotto Villanova – Gissi ad esempio) non si riscontra la presenza del rappresentante della Regione. Con che frequenza andava Antonio Sorgi a queste importantissime riunioni? Quando era stato nominato la prima volta? Su quali opere si è espresso?’
La nota giunge infine alla conclusione: ‘In ogni caso, in attesa di ulteriori chiarimenti sul caso specifico, riteniamo che questa vicenda, emersa solo dopo che il Forum Acqua aveva appreso direttamente dal sito del ministero l’esito della riunione della Commissione VIA su Ombrina, sia improrogabile la definizione di un tavolo permanente comitati-regione-enti locali per coordinare tutte le azioni di contrasto alla deriva petrolifera imposta dal Governo Renzi’.
Dall’Abruzzo una delegazione di movimenti e forze sociali parteciperà alle giornate per l’acqua diritto umano e fuori dalle logiche di mercato. L’iniziativa è promossa dall’ EUROPEAN WATER MOUVEMENT a cui partecipiamo come Foro abruzzese ed italiano dell’acqua perchè la preser- vazione quantitativa e qualitativa e la gestione pubblica e partecipata di questo bene comune si difendono in tutti gli ambiti, dal proprio Comune all’Europa.
‘La delegazione abruzzese è composta da 22 persone provenienti da varie località abruzzesi. Insieme ad altre delegazioni di 20 paesi europei e supportati dai gruppi parlamentari del Gue ( sinistra ), dei verdi e dei parlamentari 5 Stelle del gruppo E.L.D.D. :
-in Parlamento avremo una interlocuzione con i responsabili ambiente delle istituzioni ;
– incontreremo tutti i gruppi parlamentari per dare il nostro contributo alla risoluzione del Parlamento Europeo sull’acqua;
-faremo sentire la voce dei 2 milioni di europei che con la Iniziativa dei Cittadini Europei avevano chiesto impegni in favore del bene acqua senza avere alcun riscontro concreto;
– protesteremo contro la Commissione Europea che ignora le richieste dei cittadini mentre lavora fianco a fianco con le multinazionali del settore idrico con le quali, non a caso, organizza per il 23 e 24 di marzo un convegno senza partecipazione di forze sociali edi cittadinanza.
Come cittadini dell’Europa convergeremo su Bruxelles perchè non basta organizzare nei rispettivi Paesi riunioni,referendum, dibattiti e proposte per cambiare la realtà che viviamo.Bisogna partire dalle lotte territoriali come ha dimostrato la cittadinanza greca o irlandese nelle recenti lotte contro la privatizzazione dell’acqua ma con una visione ed una dimensione globale.
Per questo lottiamo perchè L’Unione Europea e gli Stati Membri dichiarino il diritto umano l’accesso all’acqua ed ai servizi igenico-sanitari ( come deciso dall’Onu nel 2010 ), fermino la promozione della privatizzazione dei servizi idrici e li escludino senza ambiguità dagli accordi commerciali’.
Per questo allo stesso tempo:
‘-Come delegazione italiana ribadiremo anche a Bruxelles il nostro no alle nuove privatizzazioni, rilanciate dal Governo Renzi che vuole garantire ancora una volta i grandi interessi privati, nonostante il referendum del 2011. Denunceremo, insieme alle decine di mobilitazione che si terranno in contemporanea in Italia, le conseguenze di una gestione volta al profitto: qualità del servizio in ribasso, tariffe in aumento e pratiche odiose come quelle dei distacchi idrici
-Come delegazione abruzzese a Bruxelles daremo conto della rabbia dei cittadini stufi di una gestione privatistica e corrotta dell’acqua anche quando si dichiara pubblica. Denunceremo lo scandalo di una gestione che sperpera risorse pubbliche, si indebita sempre di più mentre le strutture sono ormai al collasso e non reggono ad ogni evento atmosferico. Denunceremo che dopo anni di avvelenamento delle fonti idriche non si bonificano i territori contaminati e non si fa giustizia come si è verificato con l’Affaire Bussi. Faremo presente che la nostra regione è devastata da grandi opere energetiche inutili ed idrovore non si rispettano le procedure di trasparenza, partecipazione e sempre piu’ spesso di legalità’.