L’Aquila. Sarà presentata domani in Consiglio regionale per essere discussa una risoluzione per l’annoso problema dei lavoratori del gruppo Villa Pini.
Già nel fine settimana era stato fatto un tentativo con un tavolo di concertazione, al quale avevano partecipato i rappresentanti sindacali e la giunta regionale, pronti a concedere la cassa integrazione in deroga ai dipendenti che lavorano senza stipendio da oltre 300 giorni. Il grande assente all’incontro non ha, però, reso possibile l’esito positivo della vicenda. Vincenzo Angelini non si è presentato al tavolo di concertazione, bloccando così ogni tentativo di ricorrere agli ammortizzatori sociali. Senza una richiesta formale da parte della proprietà del gruppo, infatti, non è possibile ottenere la cassa integrazione.
Firmata, intanto, la procedura di sospensione dell’accreditamento per tutte le strutture del Gruppo Angelini, per quanto in alcune di esse dovranno essere comunque assicurate le prestazioni, come nel caso della società Santo Stefano.
La risoluzione che sarà discussa domani impegnerà, invece, l’intera giunta regionale a presentare, entro il prossimo Consiglio regionale, un disegno di legge che preveda un Piano per la ricollocazione dei dipendenti. Più in particolare, nell’ipotesi di erogazione delle prestazioni a mezzo del servizio pubblico, la risoluzione prevede la possibilità per le Asl competenti di predisporre nuove piante organiche. Nell’ipotesi, invece, di riaffidare il servizio a soggetti privati, dovrebbe esserci l’impegno di prosecuzione di tutti i rapporti di lavoro vigenti alla data della revoca dell’accreditamento.
La risoluzione, inoltre, prevede la richiesta, presso il governo nazionale, della modifica del Piano di Rientro della Sanità e il riconoscimento della cassa integrazione in deroga a tutti i dipendenti del Gruppo Villa Pini a partire dal giorno successivo alla sospensione dell’accreditamento.