Si tratterebbe dell’interrogazione con la quale si chiede al governo e al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, se l’inchiesta che ha portato all’arresto di Del Turco non abbia “violato i diritti costituzionali individuali”.
Secondo quanto emerso dalle ultime vicende, sarebbero infatti emersi alcuni rapporti nei quali veniva chiesto l’arresto di Vincenzo Angelini e delle moglie, mentre Ottaviano Del Turco risulterebbe estraneo all’accusa di aver favorito le cliniche private. Sotto accusa, dunque, il pool di magistrati guidati dal procuratore capo Nicola Trifuoggi.
“Esprimiamo piena solidarietà e sostegno alla magistratura” ha commentato Alfonso Mascitelli “e riteniamo inaccettabile il tentativo di delegittimarne il lavoro. Vigileremo perché ciò non avvenga. A questi magistrati va riconosciuto innanzitutto il merito di aver scoperto un calderone di connivenze che, altrimenti, avrebbe arrecato altri danni economici alla regione”. No, dunque, ai processi mediatici che cercherebbero di mettere in discussione l’indipendenza e l’imparzialità dei giudici, perché, sostiene con forza Mscitelli “questo significa minare il sistema democratico”.
Il senatore ha anche annunciato la possibilità di fare anche un’interrogazione al ministro della Giustizia per accertare che le Procure di Pescara e di Chieti abbiano personale a sufficienza per svolgere il proprio carico di lavoro.
Tania Di Simone