Il consultorio di Roseto degli Abruzzi potrebbe sparire ed essere trasferito in altro loco. “È incredibile, Roseto perde anche il Consultorio”, sono le parole piene di rammarico pronunciate dalla consigliera Teresa Ginoble a seguito della scelta di trasferire il servizio nel comune di Notaresco.
“Mi rammarico, ma non mi sorprende affatto quanto sta avvenendo. Un anno fa ho intrapreso una battaglia fervente per preservare la presenza del Distretto Sanitario di Base e, in concomitanza, i livelli di assistenza sanitaria forniti a Roseto. Ho intravisto che dietro ai tonitruanti annunci dell’amministrazione Nugnes riguardo alla Casa di Comunità si celavano spiacevoli sorprese per i cittadini rosetani. Ed è stato esattamente così,” dichiara il consigliere.
Il consigliere usa parole dure anche contro il sindaco: “Il sindaco si impegna grandemente in apparizioni vacue sui social media per cercare di guadagnare consensi, denigrando costantemente l’opposizione. Tuttavia, ha perso di vista il vero scopo della sua azione amministrativa: preservare l’interesse comune. La prossima imminente ricollocazione dimostra invece il limite politico del primo cittadino di Roseto, incapace di agire con decisione per impedire la migrazione del servizio e di individuare alternative al fine di evitare la perdita di servizi cruciali per le famiglie e le donne”.
“Non ha senso che adesso il sindaco cerchi di scusarsi facendo finta di non essere a conoscenza della situazione, quando in realtà è venuto a sapere tutto. La sua responsabilità è dunque doppia: in primo luogo, per non aver lottato per mantenere il consultorio a Roseto; in secondo luogo, avrebbe dovuto essere lui a comunicare ai suoi concittadini quanto stava succedendo, invece di nascondersi dietro l’accusa sollevata da un’associazione privata.”
Ginoble insiste poi sulla presunta inadeguatezza dell’amministrazione Nugnes affermando che il sindaco Nugnes non ha comunicato più nulla né ai consiglieri né alla cittadinanza, come era stato promesso pubblicamente in Consiglio Comunale, riguardo al futuro del Distretto Sanitario di Base della città. Per questo motivo, Teresa Ginoble ha presentato un’interrogazione due mesi fa per ottenere risposte in merito, ma fino ad ora l’istanza non è ancora stata portata all’attenzione dell’assemblea civica.
A intervenire sulla questione è stato anche il Capogruppo in Consiglio Regionale di “Abruzzo in Comune” Sandro Mariani: “Non è ammissibile che una città grande come Roseto degli Abruzzi non abbia a disposizione tale servizio sul proprio territorio, seppur momentaneamente: voglio ricordare che il DM77/2022, che disciplina l’organizzazione dei servizi sanitari territoriali, prevede un consultorio ogni 20.000 abitanti, addirittura uno ogni 10.000 per le aree interne”.