Chieti. “Barzellettieri d’Italia venite a Chieti! Questa amministrazione una ne pensa e cento ne fa, di guai! Invito tutti a leggere la Delibera di giunta Comunale nº 1961 del 29 settembre 2014”.
Così in una nota capogruppo dell’Idv in Consiglio Comunale a Chieti, Bassam El Zohbi, che aggiunge: “Per sopperire ad un grave errore di valutazione finanziario ammesso dalla stessa Amministrazione, nel secondo capoverso della Delibera che allego alla presente nota, la stessa Amministrazione ha riconosciuto la propria impossibilitò a sostenere, da adesso alla fine dell’anno, le spese derivanti dalle visite fiscali per quei dipendenti che si mettono in malattia stilando un vademecum per il dipendente comunale che è tutto da ridere. Non mi meraviglio del sindaco e della sua giunta che ci hanno abituato a soventi azioni al limite del ridicolo, ma mi sorprende il segretario generale che ha fatto passare una delibera nella quale si assicura la visita fiscale solo per quei dipendenti che entrano in malattia un giorno prima o un giorno dopo le festività, lasciando de facto, i dipendenti nella sicurezza che nel resto dei giorni della settimana, se chiedono la malattia, non riceveranno la tanto temuta visita fiscale. L’amministrazione, così facendo da un lato offende il dipendete onesto trasformandolo in un possibile furbetto e dall’altro autorizza i furbetti a starsene a casa nei giorni infrasettimanali. Inoltre, concede al Dirigente di poter ‘eccezionalmente’ fare richiesta di visita fiscale ove ‘sussista l’opportunità in relazione alla organizzazione dei servizi’, che tradotto vuol dire di poter decidere in maniera autonoma a chi inviare la visita fiscale. Ma chi controllerà il Dirigente se decide di mandare la visita fiscale ad un dipendente e non ad un altro? Una domanda mi sorge spontanea: se si ammala un dirigente di venerdì o il 24 dicembre, come è certamente capitato in passato, chi decide se inviargli o meno la visita fiscale? Inoltre, con l’approssimarsi delle vacanza di Natale dal martedì al giovedì chi controllerà eventuali richieste di malattia da parte dei dipendenti comunali? Se l’amministrazione fosse scrupolosa avrebbe eseguito un esame attento delle necessità economiche dell’Ente in merito alle visite fiscali ed evitato di approvare questo ennesimo sgorbio amministrativo. Sono certo che i dipendenti comunali siano persone per bene e scrupolose che richiedono la malattia solo se realmente malati, ma questa discriminazione tra giorni feriali e pre festivi è raccapricciante anche perché chi l’ha detto che ammalarsi di venerdì o il 24 dicembre sia sinonimo di un possibile illecito?
“Ci sarebbero state soluzioni più logiche e semplici – conclude El Zohbi – per sopperire all’errore di valutazione delle necessità finanziarie per le visite fiscali, come ad esempio rinunciare alla ‘visita’ se il l’attestazione di stato della malattia è rilasciata dall’Ospedale, per infortunio grave attestato da parte della ASL ecc. ecc. Inoltre, se un dipendente con l’influenza o con la febbre in ufficio resta a casa il giorno dopo, è di tutta evidenza che sia malato ed è del tutto superfluo inviare la ‘visita fiscale’. Un po’ di sano buon senso forse avrebbe evitato questa ennesima barzelletta”.