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Chieti, misterioso fruttivendolo di viale Unità d’Italia

C’è  da un pò di tempo lungo la Tiburtina in Viale Unità d’Italia a Chieti Scalo un nuovo fruttivendolo, sito dopo la rotatoria della Fiat all’intersezione con Viale Benedetto Croce, vicino la fermata dell’autobus dell’Arpa, di cui non pubblichiamo alcuna foto reale per ovvi motivi di privacy.

L’inaugurazione di questa attività commerciale non sarebbe una notizia se questo negozio non fosse aperto giorno e notte, praticamente a tutte le ore, con scarichi continui di frutta proveniente non si sa da quale località e con prezzi bassissimi rispetto a tutte le altre attività ortofrutticole della zona. Questi continui movimenti in una zona molto trafficata di Chieti, sia per la Tiburtina che porta dalla costa abruzzese a Roma, sia per la  presenza del Campus universitario della “Gabriele D’Annunzio”, sia per la vicinanza con la zona commerciale e industriale della città di Chieti, sia per la presenza di forestieri, hanno insospettito alcuni residenti della zona che ci hanno chiesto di dare loro voce per chiedere delle spiegazioni alle autorità come il Sindaco, il Questore e il Colonnello della Guardia di Finanza sulla legalità dell’attività di questo fruttivendolo. A tal proposito, i nostri segnalatori che vogliono rimanere nell’anonimato, chiedono per quanto ciascuno di sua eventuale competenza, al Sindaco, al Questore, e al Colonnello della “Guardia di Finanza”: E’ lecito tenere aperto giorno e notte un negozio di frutta e verdura nel territorio del Comune di Chieti? Come mai la frutta di questo negozio in Viale Unità d’Italia ha prezzi così bassi tenendo conto comunque della presenza del ricarico dell’IVA che incide sul prezzo se viene fatto tutto a norma di legge? Da dove proviene la frutta che con i camion viene continuamente scaricata? Mica proviene da qualche area altamente inquinata come ad esempio la “Terra dei Fuochi” e perciò viene smerciata a pochissimo prezzo sul nostro mercato? Cosa c’è in realtà dietro questo fruttivendolo? L’attività potrebbe essere un modo per riciclare denaro e per finanziare attività illecite come gruppi terroristici, organizzazioni criminali ed altro? Su queste ed altre domande alcuni residenti di Colle dell’Ara vorrebbero avere una risposta.Tratto da www.censorinoteatino.blogspot.it