Assisteremo in questi giorni all’agognata apertura dell’Hospice nell’ospedale di Teramo, il servizio dedicato specificamente all’assistenza dei pazienti purtroppo terminali … finalmente, vorremmo dire! Ma l’esclamazione si soffoca in gola a sentire i criteri della realizzazione di questa apertura, per quanto attiene al personale infermieristico e non, dedicato alla nuova struttura!
Anziché i 90 giorni imposti dal Decreto del Commissario ad acta n. 49 dell’8/10/2012, di multipli di 90 ne sono passati diversi e la ‘rideterminazione organica aziendale’ è lontana dall’essere rispondente alle linee d’indirizzo stabilite, ma soprattutto dimostra una gestione del personale (e quindi dell’assistenza al paziente) drammatica, oltre che pericolosa!
Quali saranno le prospettive dell’assistenza all’Hospice, ambiente così particolare e delicato, se la Direzione Sanitaria del P.O. di Teramo si è già espressa con l’intenzione di attivare il nuovo servizio con un solo Infermiere per turno, affiancato da un Operatore Sanitario addetto all’Assistenza (OSS)?! Cosa succederà quando un paziente avrà indispensabile bisogno della presenza ed assistenza diretta dell’Infermiere, che gli altri 9 rimarranno abbandonati a loro stessi e con la presenza (di tutto rispetto, ma con tutt’altro compito rispetto all’Infermiere) del solo OSS?! Cosa succederà qualora l’Infermiere dovesse manifestare un malore ed essere costretto a ricorrere al bagno, abbandonerà il reparto e tutti i pazienti, specie se in quel momento l’OSS si troverà fuori reparto per accompagnare un paziente ad eseguire un esame?! Come si pensa di aprire un reparto così delicato con 7 Infermieri, anziché 12?! Come pensa la Direzione Sanitaria di assicurare l’assistenza ottimale al paziente dell’Hospice senza i 7 OSS necessari che affianchino gli Infermieri e possano svolgere le loro specifiche mansioni occupandosi davvero dei bisogni del paziente?! Ovviamente ci piacerebbe scoprire di aver avuto notizie del tutto erronee …
Vogliamo parlare delle mancate sostituzioni per gli Infermieri che sono stati selezionati, per assegnarli al nuovo Hospice, presi da Servizi e Reparti della Asl che già sono al tracollo per l’assistenza?!?! È il gioco della coperta troppo corta?! Si finirà per assicurare un’assistenza inadeguata ai pazienti dell’Hospice e peggiorare ulteriormente la già grave condizione dei reparti dai quali quegli Infermieri sono sottratti senza sostituzione?!
Ci pare evidente che la ‘rideterminazione’ in atto sia drammaticamente sottostimata! E questo pare purtroppo confermare che l’assistenza al paziente non è affatto una priorità per la Direzione Sanitaria di questo P.O., oltre che negli altri ospedali della provincia ormai al tracollo, infatti da questi si continua ad attingere e non sostituire il personale!
Vogliamo parlare dell’inutile tentativo, comunque palliativo, adottato per il Pronto Soccorso di Teramo, costringendo l’Infermiere 118 assegnato al territorio a ‘dare una mano’ al collega del Triage?! Il tutto si è ridotto ad un flop, l’avevamo detto, ma inascoltati! Tale figura può infatti dedicare pochissimo tempo, o nulla, a questa collaborazione al P.S., mentre viene sottratto alla preziosa collaborazione con i colleghi della Centrale, dedicati alla risposta telefonica dell’intera provincia! Continua il gioco della ‘coperta troppo corta’?! Ci sembra evidente che i problemi del Pronto Soccorso sono ben più grossi e richiedono risorse diverse, oltre che interventi importanti di natura organizzativa!
Vogliamo parlare delle condizioni di lavoro dei Pronto Soccorso?! Sapevate che, il Decreto del Commissario ad acta con cui abbiamo aperto queste riflessioni, nei PP.SS. di Atri, Giulianova e S. Omero ci risulta siano previsti 4 Infermieri a turno, oltre a quello dedicato all’equipaggio del 118?!
In questa Azienda, sembra ormai smarrito il tempo del confronto, dello sforzo di realizzare un impegno condiviso col personale, di ottimizzare le condizioni di lavoro del personale, per fare in modo che dia il meglio di sé, di ascoltare le idee degli operatori che vivono sulla propria pelle il peso della professione!
La gestione del personale da parte della Direzione Sanitaria ci appare da tempo alla deriva e, in questa difficile situazione, piuttosto che coinvolgere il personale nel cercare di motivarlo e condividere obiettivi comuni, vediamo atteggiamenti nella dirigenza di pressioni, vessazioni, sottili ricatti, favoritismi arbitrari, una trasparenza inesistente, per non parlare delle subdole ripercussioni sui colleghi che si occupano ed impegnano in attività sindacali non conniventi, nel tentativo di contrapporsi a questa inaccettabile gestione e limitarne se possibile i danni! I risultati sono sotto gli occhi di tutti e, purtroppo, ne subiscono le conseguenze soprattutto i pazienti, per i quali non si favorisce affatto l’assistenza dovuta!
Chiediamo al nuovo Direttore generale, al quale auguriamo un buon lavoro, di creare le condizioni per tornare ad un confronto serio e fruttuoso con le organizzazioni sindacali, per cercare insieme di superare questa situazione critica per il lavoro in questa Asl, ma in particolare nell’interesse del paziente costretto a ricorrere alle cure della nostra struttura!
Rimaniamo a disposizione per un confronto degno di questo nome, in un onesto atteggiamento costruttivo, perché crediamo che siamo giunti nell’Azienda ad una condizione inaccettabile, drammatica, delle condizioni di lavoro degli operatori e della conseguente assistenza sanitaria.
Il Segretario Provinciale NurSind Teramo Giuseppe De Zolt