La sedicenne cantante è un ologramma sviluppato dalla Crypton Future Media. La cantante non esiste. Inutile cercarla in carne ed ossa nei luoghi canonici, chitarra in braccio, là dove si consuma il fine settimana di tanti giapponesi. Si muove bene, trascina ma è frutto della fantasia.
L’ ologramma Hatsune Mik è un personaggio immaginario, un’animazione 3D frutto della collaborazione tra sviluppatori di software e artisti manga. Ma si sa che i giapponesi mangiano sushi e manga.
In barba a questo “dettaglio” lei è la nuova icona del j-pop, ovvero della musica pop giapponese. E fa furore.
La sedicenne Hatsune si esibisce in tournè, concerti, e video ma regolarmente su YouTube, spettacolo per la massa reso possibile grazie a un maxischermo trasparente posto sul palcoscenico, dove viene proiettata l’immagine della cantante in 3D.
Ed ha avuto all’inizio pure una doppiatrice nella giapponese Saki Fujita.
Era il 2007 quando questo portento apparve per la prima volta; alla ragazza sono stati tributati applausi e d è stato un successo dopo l’altro.
Nonostante questo nulla di vero risiede in lei, neanche la voce umana, per intenderci: è stata creata artificialmente da un programma chiamato “Vocaloid”.
Come è stata possibile la sua strepitosa nascita non è mistero. Suo padre , per così dire, è appunto un sintetizzatore software sviluppato dalla Yamaha Corporation che permette di sintetizzare la voce, semplicemente immettendo il testo e la melodia di una canzone.
Ma come è possibile rendere la naturalezza di una sedicenne? Semplici a dirsi. Hatsune diventa reale, cantando, ballando, incitando la platea mentre alle sue spalle chitarristi e batteristi ( quelli sì in carne e ossa) accompagnano i suoi brani. E nel mese di luglio anche gli Stati Uniti potranno assistere dal vivo a un suo spettacolo. Et voilà,
le tour est joué!
In Giappone la sedicenne impazza tra gli utenti di Nico Nico Doug, sito web giapponese molto simile a YouTube. Impazziscono per lei più di 30 milioni; inutile dire che le ragazzine si acconciano come lei e sognano una carriera nel mondo della discografia. Ai concerti i fan cantano a squarciagola le sue canzoni. Tutto canonico e poco importa se è appena un ologramma.
Grandi progetti avanzano dietro la “Prima voce del futuro” sia da parte della Yamaha sia da parte della Crypton Future Media che ha sperimentato su un popolare video con “Hachune Miku” il potenziale di applicazione del software nella creazione di contenuti multimediali.
Nel frattempo, mentre cresceva la popolarità della cantante nipponica, Nico Nico Douga è diventato un luogo di creazione collaborativa di contenuti. E tutti vissero felici e contenti.
Mariantonietta Sorrentino