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Abruzzo, ricorso della Regione contro il decreto sui lavori ad A24 e A25

L’Aquila. La Giunta regionale d’Abruzzo, su proposta del presidente Luciano D’Alfonso, proporrà ricorso davanti alla Corte Costituzionale contro l’articolo 52 quinquies del Decreto legge n.50 del 24 aprile scorso, per evitare l’addebito all’utenza dei costi degli interventi di messa in sicurezza antisismica delle autostrade A24 e A25.

A tal fine, con una delibera approvata ieri, ha conferito apposito incarico al professore Vincenzo Cerulli Irelli e all’Avvocatura regionale.

L’articolo contestato, convertito con la legge n.96 del 21 giugno scorso, sospende l’obbligo in capo al concessionario Strada dei Parchi spa di versare il canone delle annualità 2015 e 2016 – pari ad euro 111.720.000 – per consentirgli di effettuare le opere di messa in sicurezza antisismica, e gli impone di versare la stessa cifra all’Anas in tre rate da 37.240.000 con scadenza al 31 marzo del 2028, 2029 e 2030.

“Non permetteremo – spiega D’Alfonso – che la messa in sicurezza antisismica di A24 e A25 vada a gravare sulle tasche degli abruzzesi”.

SOSPIRI CHIEDE CHIARIMENTI SULL’AZIONE DI D’ALFONSO

“La messa in sicurezza antisismica delle autostrade abruzzesi A24 e A25 la deve fare l’ente gestore, ossia Autostrada dei Parchi Spa, ovvero Toto. E la deve fare utilizzando le risorse che già oggi incassa dagli abruzzesi senza alcun ulteriore aumento dei pedaggi.

Ma al tempo stesso Autostrada dei Parchi non può essere esonerata dal pagamento del canone ad Anas, ovvero allo Stato, che oggi deve incassare da Toto ben 111milioni 720mila euro per il 2015 e il 2016, è chiaro che se venisse meno tale introito Anas stessa avrebbe serie difficoltà e, a sua volta, non potrebbe più garantire la sicurezza delle strade di propria competenza.

Detto questo, chiediamo al Governatore D’Alfonso di chiarire il senso della propria impugnativa del Decreto Legge numero 50, con la quale pure il Governo ha comunque agevolato la Toto posticipando il versamento degli oneri ad Anas al 2028, 2029 e 2030. Presenteremo un’interpellanza urgente in Consiglio regionale per capire perché, secondo il Governatore D’Alfonso, Autostrada dei Parchi Spa, che è una società che fa impresa e che incassa i pedaggi autostradali, non dovrebbe più pagare gli oneri allo Stato”.

Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri.

“Come al solito il Governatore D’Alfonso si caratterizza con interventi a gamba tesa che aprono sempre parentesi di ambiguità – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -: il tema è l’intervento di messa in sicurezza sismica dei tratti abruzzesi dell’A24 e l’A25, la Pescara-Roma, gestiti da Autostrada dei Parchi, ovvero dalla Toto. In sostanza la legge, ovviamente, obbliga il concessionario-ente gestore a garantire tali opere, la Toto sostiene però di non avere risorse sufficienti per fronteggiare un intervento di tali dimensioni e chiede che venga liberato il fondo inerente il canone annuale che per legge deve versare ad Anas, ovvero allo Stato, e che per il 2015 e il 2016 ammonta a circa 111milioni 720mila euro.

Il Governo gli libera, temporaneamente, il fondo, ovvero approva un Decreto Legge in cui sostanzialmente sospende l’obbligo in capo al concessionario Strada dei Parchi Spa di versare il canone delle due annualità, consentendogli dunque di utilizzare subito quelle somme per la messa in sicurezza sismica delle nostre autostrade, e gli concede di far slittare il pagamento dei canoni ad Anas a 11 anni, ovvero al 2028, 2029 e 2030 in tre rate da 37milioni
240mila euro. E qui arriva l’intervento a gamba tesa del Presidente D’Alfonso che ha deciso di impugnare la norma dinanzi alla Corte Costituzionale perché, a suo giudizio, Autostrada dei Parchi Spa dev’essere esonerata in modo definitivo dal pagamento di quei canoni allo Stato che Toto dovrebbe usare solo per i lavori di messa in sicurezza.

Se così non fosse, sempre secondo il Governatore, Autostrada dei Parchi Spa sarebbe costretta ad aumentare i pedaggi autostradali e quindi a pagare sarebbero gli abruzzesi. Ed è questo che francamente non comprendiamo né accettiamo: non comprendiamo perché, secondo il Governatore D’Alfonso, l’impresa Autostrada dei Parchi Spa dovrebbe solo incassare e mai pagare, visto che di fatto incassa i ricchi pedaggi dagli abruzzesi, non deve pagare i canoni all’Anas, e quindi usa gli incassi dei pedaggi per fare i lavori sulla rete, e quindi i lavori li pagano gli abruzzesi, poi magari, ipotizziamo, visto che la Toto Spa è una ditta specializzata nel ramo, Autostrada dei Parchi Spa affida proprio alla Toto le opere di messa in sicurezza sismica, e quindi gli incassi tornano sempre a vantaggio di un unico Organismo.

Non solo: il Governatore D’Alfonso sa benissimo che, togliendo al bilancio Anas 111milioni di euro, la stessa Anas andrà in difficoltà e non riuscirà, a sua volta, a fare le opere sulle strade di propria competenza. È chiaro che non possiamo condividere l’intervento del Governatore D’Alfonso, che si prepara peraltro a spendere i soldi degli abruzzesi per impugnare la legge: se quel Decreto viene ritenuto ingiusto, riteniamo che possa essere la stessa Autostrada dei Parchi Spa a pagare un legale per impugnare il dispositivo.

A nostro giudizio – ha aggiunto Sospiri – la Società deve fare ciò che spetta a un’impresa, ossia reinvestire i propri incassi sulle opere di manutenzione e, al tempo stesso, rispettare gli obblighi finanziari con lo Stato. Vogliamo quindi capire le ragioni che si nascondono dietro l’intervento del Governatore D’Alfonso e lo porteremo in aula per confrontarci sul tema”.