Secondo alcuni, Chrome segnala con una faccina ammiccante la visita troppo frequente di siti porno. In realtà le cose stanno in maniera sensibilmente diversa, ecco perché.
Non è un mistero che buona parte del traffico internet abbia a che fare con siti pornografici, forse anche per questa ragione ha avuto una certa eco la notizia secondo cui gli assidui frequentatori dei numerosi siti osé che popolano la rete, vedrebbero ad un tratto comparire una faccina ammiccante, che sembrerebbe quasi alludere ai contenuti della navigazione in atto.
In realtà le cose non stanno proprio così, anche se un fondo di verità c’è. La faccina ammiccante infatti esiste veramente, ma non è direttamente collegata al contenuto del sito, quanto alla modalità di navigazione e al numero di tab aperti.
Dopo aver aperto 100 tab nella stessa finestra infatti, la versione mobile di Chrome smette di tenerne traccia e al posto del contatore appare una faccina che, a seconda che si stia navigando nella modalità normale o in incognito, sarà sorridente o ammiccante.
Non esistendo una spiegazione ufficiale da parte di Google, non è dato sapere se la faccina ammiccante che compare quando il browser è nella modalità in incognito, sia uno scherzoso riferimento all’uso che alcuni fanno di questa funzione, ovvero impedire che la cronologia di Chrome registri la visita a siti “sconvenienti”. In realtà è molto probabile che si tratti, banalmente, di uno dei tanti easter egg che i programmatori di Mountain View si divertono a nascondere nei loro software.
Oltre che in Chrome infatti, easter egg sono presenti anche in Android e nello stesso motore di ricerca Google dove, per esempio, scrivendo “Atari Breakout” nella barra di ricerca e poi aprendo la sezione immagini dei risultati, si ottiene l’avvio dello storico videogame.