“I lavoratori di Sogesa riprendono temporaneamente il servizio nei comuni per venire incontro ai disagi createsi nelle città”. Questo il comunicato che mette fine alla tre giorni di sciopero che hanno lasciato cumuli di rifiuti nelle cittadine ancora servite da Sogesa. “I responsabili aziendali di Sogesa e Cirsu non sono più in grado di garantire né il pagamento delle retribuzioni né di risolvere le problematiche aziendali – continua la nota – e a fronte di questo disastro i lavoratori vogliono rispondere in modo costruttivo ai cittadini”.
Dunque le strade di Roseto e Giulianova saranno liberate dai cumuli di immondizia accumulatesi da lunedì. L’annuncio arriva dopo due giorni di azioni eclatanti da parte degli operai, che mercoledì avevano occupato l’imbocco della Teramo-Mare e ieri mattina avevano preso possesso della sala consiliare di Giulianova.
Sembra intanto che le posizioni di Cirsu e Sogesa abbiano trovato un piccolo spiraglio di intesa. Nella complessa trattativa che vede i comuni e le loro ordinanze come il terzo attore della partita, fondamentale sarà la posizione della nuova amministrazione rosetana, che dovrà decidere nei prossimi giorni se accordare fiducia al piano del CdA Cirsu. Il complicatissimo puzzle che ha sul piatto da una parte la nuova discarica di Grasciano e il suo polo, elementi imprescindibili per Cirsu, e un possibile accordo finanziario per il privato dall’altra, dovrà chiarirsi nei prossimi giorni. Pezzo cruciale della questione, ha detto uno degli attori della vicenda, saranno le ordinanze con le quali ormai quattro dei sei comuni, con Roseto sempre più propenso ad essere il quinto, hanno tolto a Sogesa il servizio. Un loro ripensamento, questo il ragionamento, sarebbe ossigeno per la trattativa.