Tra il 5 e l’8 Maggio 2015, su molti siti relativi al mondo della Scuola, come orizzontescuola e lallaorizzonte, è stata postata una nota del segretario regionale dell’Ugl dell’ Emilia Romagna Antonino Barbagallo, dal titolo “In Emilia Romagna Dirigenti scolastici dittatori, operatori della scuola sempre più vittime “, con la quale l’Ugl scuola Emilia Romagna voleva evidenziare una problematica che persiste nel mondo della scuola da tempo, ma che ormai è diventata una vera piaga. Stiamo parlando di dirigenti scolastici che, abusando del loro potere, demotivano docenti e personale scolastico impegnati nel loro lavoro e sopprimono la loro dignità personale.
E’ proprio il caso di un Dirigente Scolastico della nostra provincia che nonostante diverse condanne e diverse querele ancora esercita la qualifica dirigenziale presso una scuola superiore: ricatti e minacce verso il Corpo Docente e Personale Scolastico sono all’ordine del giorno, anche con l’aiuto di consenzienti direttori amministrativi. Addirittura quel Dirigente è stato sorpreso da un impiegato nel picchiare un alunno che aveva dato un calcio al distributore delle vivande inceppato, l’alunno è stato sanzionato con 15 giorni di sospensione dall’attività didattica e un dipendente è stato sanzionato con provvedimenti disciplinari inesistenti e privi di motivazione certa ed è stato minacciato e ricattato più volte con azioni persecutorie e costrizioni di ogni genere anche davanti a testimoni che per ritorsione hanno paura di parlare e di esprimere le loro volontà.
Nel mese di Maggio 2015 lo stesso Dirigente Scolastico è stato denunciato dall’Usp di Teramo per condotta antisindacale per aver sostituito un docente assente che era in sciopero per le prove invalsi.
Quelli sinteticamente descritti sono soltanto una parte, peraltro alquanto esigua, di un campionario comportamentale alquanto vasto di questo Dirigente, arrivando a calpestare la professionalità di tutti coloro che formano la Scuola e negando la possibilità di esprimersi e di far valere i propri diritti di lavoratore, di cittadino, ma soprattutto, di persona.
I lavoratori della Scuola non vengono tutelati da nessuno, a differenza della vita dei dirigenti scolastici, sicuramente molto diversa, perché, quando per qualcuno le cose si mettono male commettendo qualche errore, improvvisamente quei dirigenti scompaiono e ritornano ad essere semplici e umili funzionari, nascosti tra le pieghe dell’amministrazione che li protegge, li tutela e paga per loro ogni debito.
Silvio Falconi (Responsabile territoriale FLP Scuola)