Ospedale di Guardiagrele, Febbo: “D’Alessandro non cambi le carte in tavola”

Botta e risposta tra il consigliere Camillo D’Alessandro e il collega Mauro Febbo sulla questione dell’ospedale di Guardiagrele. E lo invita a dire la verità, dicendo in maniera chiara come voglia realizzarei l nuovo piano finanziario “visto che la sua maggioranza in consiglio regionale ha solo dimostrato un chiaro segnale di scollamento”.

“D’alessandro continua a mentire spudoratamente sull’ospedale di Guardiagrele”, scrive in una nota il consigliere di Forza Italia, “e lo invito a smetterla di cambiare ad arte le carte in tavola ribaltando ancora le colpe sulla precedente amministrazione e nascondendo le pecche della sua maggioranza di governo”.

Febbo, infatti, ricorda che il presidio di Guardiagrele era stato chiuso nel 2007 a causa del commissariamento della gestione Del Turco, quando lo stesso D’Alessandro faceva parte della maggioranza. E solo nella consiliatura successiva, con il centrodestra alla guida, era stato concordato con l’amministrazione di Guardiagrele di incardinare un ricorso per evitarne la chiusura.

“D’Alessandro”, continua Febbo, “che vuole spostare abilmente l’attenzione sul vero problema, conosce benissimo gli effetti della legge n. 9 del 17 febbraio 2012, art 3 poiché con l’istituzione della Rems (Residenza per l’Esecuzione della Misura di Sicurezza sanitaria) determinerebbe lo spostamento di Psichiatria e la chiusura di altri reparti”.

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