Anonymous ha annunciato di aver violato decine di account twitter e profili facebook dell’Isis. In un video diffuso su youtube, la rete mondiale di hacker ha rivendicato anche di aver catalogato decine di indirizzi della propaganda jihadista. E’ iniziata cosi’ la seconda fase dell’operazione #Oplsis contro la galassia degli integralisti islamici partita dopo l’accacco al settimanale satirico francese Charlie Hebdo.
Nel video, della durata di 2 minuti, Anonynous conferma che non darà tregua al califfato e rivendica l’azione compiuta da persone di ogni credo, religione e razza, studenti e lavoratori, poveri e ricchi. In particolare nel mirino dei pirati sono finiti i reclutatori, coloro che cercano di attirare simpatizzanti della jihad attraverso il web.
Ecco l’avvertimento presente nel video: “Sarete trattati come un virus, e noi siamo la cura”.
Nel frattempo la polizia italiana ha oscurato nelle ultime settimane una ventina di siti jihadisti, tra i 400 monitorati ogni giorno. Lo fa sapere la Polizia in una nota, sottolineando che “dopo l’attentato a Charlie Hebdo, il delicato compito della Polizia delle Comunicazioni di scandagliare il Web alla ricerca di siti, blog, forum e social network che inneggiano al jihad è diventato un vero e proprio allarme rosso”. Di questa attività investigativa si occupa anche il numero di febbraio di ‘Poliziamoderna’, dove è pubblicato anche il racconto di una poliziotta della task force che lavora sulle tracce di potenziali terroristi e di chi esalta la propaganda dell’ Isis.
Isis ha bandito telefoni e pc Apple. A seguito della direttiva emanata a novembre scorso, i miliziani dell’Isis a Raqqa, ‘capitale’ del Califfato in Siria, hanno effettivamente bandito i prodotti Apple – iPhones, iPads, iPods – nel timore di essere tracciati. “Dicono che gli Usa possono vedere quello che fai”, racconta uno degli attivisti anti-Isis di Raqqa intervistato da Business Insider. Inoltre, nei territori sotto il proprio controllo, “l’Isis ha creato gruppi di tecnici per bloccare il servizio Gps, cosa che viene richiesta anche ai combattenti”.
Anonymous è composto in gran parte da utenti provenienti da diverse imageboard e forum. In più, vi sono molti network Wiki e IRC il cui scopo è quello di superare i limiti delle tradizionali imageboard. Mediante questi mezzi di comunicazione gli attivisti di Anonymous annunciano ed organizzano le loro attività.
Come “libera coalizione degli abitanti di Internet”, il gruppo si riunisce sulla rete, attraverso siti quali 4chan, 711chan, Encyclopedia Dramatica, canali IRC e YouTube. I social network, come Facebook, sono utilizzati per la creazione di gruppi che aiutano le persone a mobilitarsi per le proteste nel mondo reale. Anonymous non ha leader o partiti che lo controllano, si basa sul potere collettivo dei suoi partecipanti che agiscono individualmente in modo che l’effetto della rete benefici il gruppo. Anche se non necessariamente legati ad una singola entità online molti siti web sono fortemente associati ad Anonymous, come le imageboard 4chan e Futuba, i wiki associati ad esso, Encyclopedia Dramatica e un certo numero di forum.