Ortona. Sono passate più di due settimane dal pareggio di Cefalù che è costato alla Tombesi, per la prima volta negli ultimi due anni, la vetta della classifica. Il Lido di Ostia ha battuto proprio il Cefalù sabato scorso, rendendo l’obbligo della vittoria ancor più stringente per i gialloverdi, impegnati sul campo della Virtus Aniene martedì 2 aprile. In attesa di tornare a far parlare il campo, ecco le ultime dichiarazioni del presidente Alessio Tombesi:
La società cosa si aspetta dalla squadra per le ultime quattro giornate di campionato e, in generale, per il finale di stagione?
Mi aspetto 12 punti. I calcoli sono semplici, se vinceremo tutte e quattro le partite saremo aritmeticamente in serie A, quindi non posso che puntare all’obiettivo dei 12 punti. Sappiamo che sarà difficile, a partire dalla prima sfida con l’Aniene, che il Lido di Ostia è una squadra forte e che, se adesso è in testa, è perché finora se lo sta meritando. Ma la Tombesi non deve mollare.
Se non dovesse riuscire la rimonta al primo posto, c’è sempre e comunque la strada dei playoff…
Certamente, se saremo chiamati a giocare i playoff mi aspetto da tutti il massimo impegno e di inseguire fino all’ultimo la promozione. Alla nostra stagione non si piò certo dare, al momento, un giudizio negativo, perché siamo secondi dopo essere stati a lungo primi e questo nonostante la fortuna non ci abbia assistito, e mi riferisco soprattutto agli infortuni che ci hanno fatto perdere per strada tanti giocatori preziosi. Detto questo, finire al secondo posto non sarebbe un fallimento, ma certamente costituirebbe una delusione per me. Non voglio fare i conti in tasca agli altri, ma dubito che nel nostro girone ci siano società che hanno investito più soldi di quanti ne abbiamo messi noi quest’anno: abbiamo allestito una squadra di assoluto livello per la categoria e lo abbiamo fatto pensando alla promozione diretta. Come ebbi già modo di dire alla fine del girone d’andata, non tutti i giocatori hanno reso quanto noi speravamo, mentre altri si sono confermati sui livelli che conoscevamo. Di certo, non riuscire a centrare la promozione quest’anno, con gli sforzi economici che sono stati compiuti, avrà ripercussioni per la prossima stagione, quando non potrà esserci chiesto e non potremo compiere di nuovo i medesimi sforzi.
Guardando al futuro… cosa c’è di vero sulle voci di un presunto disimpegno di Alessio Tombesi dal mondo del futsal?
Il disimpegno sarà esclusivamente a livello personale. In questa stagione ho vestito i panni di presidente e direttore sportivo, addossandomi un carico di lavoro, di responsabilità e di “rogne” che non sono più disposto a sopportare, sia perché toglie troppo tempo al mio lavoro e alla mia famiglia, sia perché sono successe tante cose quest’anno che mi hanno amareggiato e dispiaciuto. Detto questo, la società Tombesi continuerà ad esistere, in serie A come ci auguriamo, o in A2, e sarà diretta da altre figure, con me che resterò come proprietario e, si può dire, come “patron”. Non posso garantire invece che saremo ancora a Ortona: da mesi ho parlato della “questione palazzetto”, ma nulla di concreto si è mosso, né da parte delle istituzioni né da parte di privati. In più, non nascondo che in A2 speravo in una maggior partecipazione della città alle nostre partite e in un aiuto che potesse arrivare per la gestione ordinaria della società. Noi vorremmo continuare a giocare a Ortona, ma stanti così le cose, stiamo seriamente valutando per la prossima stagione la possibilità di andare a giocare in un’altra città”.