Tre occasionissime sul mercato per la prossima stagione: tre giocatori fortissimi si sono liberati e possono essere presi a costo zero.
La Serie A deve ancora concludersi. Ma quando mancano quattro giornate alla fine della stagione, il campionato ha già emesso alcune sentenze. La prima naturalmente è quella relativa allo scudetto 2023-2024, vinto meritatamente dall’Inter di Inzaghi che si è cucita la seconda stella sul petto proprio nel derby col Milan.
La cavalcata trionfale dei nerazzurri ha lasciato davvero le briciole agli avversari. L’Inter è a +19 sulla seconda in classifica (sempre i cugini rossoneri) col miglior attacco e la miglior difesa, rispettivamente con 81 reti segnate e appena 18 al passivo. Numeri stratosferici che suggellano un dominio quasi mai seriamente insidiato se non a tratti dalla Juve nella prima parte della stagione.
La partita per lo scudetto però non è l’unica a essersi chiusa con largo anticipo. Anche la lotta per la salvezza ha emesso una sentenza inappellabile. Parlo della retrocessione della Salernitana, divenuta matematica con la secca sconfitta per 3-0 patita per mano del Frosinone. Una caduta in B che avrà riflessi collegati direttamente al calciomercato.
Tre svincolati di lusso si liberano a costo zero, ecco chi sono
Con la matematica retrocessione non scatterà infatti l’opzione sul rinnovo di due espertissimi difensori centrali giunti alla fine della sessione del mercato invernale. Si tratta del tedesco-ghanese Jerome Boateng, l’ex Bayern che ha vinto tutto coi bavaresi (oltre al Mondiale con la nazionale), e del greco Kostantinos Manolas, a lungo colonna della Roma e del Napoli.
A loro si aggiungerà un terzo svincolato di lusso: il funambolico portiere Guillermo Ochoa.In caso di permanenza in Serie A dei granata il contratto dei due difensori si sarebbe rinnovato automaticamente fino al 30 giugno 2025.
Il verdetto sulla retrocessione della Salernitana ha reso impossibile il rinnovo automatico e da qui a due mesi i loro accordi si esauriranno naturalmente. Quanto a Ochoa, l’estremo difensore messicano ha nel contratto la possibilità di risolvere unilateralmente nell’eventualità della retrocessione, diventata matematica dal 26 aprile.
Insomma, tre grandi giocatori che, sebbene nella fase finale della loro carriera, hanno dimostrato di avere nelle gambe e nella testa ancora molte carte da giocare in un campionato come quello italiano, dove non circolano certo le cifre che permettono ai club esteri (quelli della Premier su tutti) di mettere a segno i colpi di mercato che un tempo caratterizzavano la nostra Serie A.