Con la vittoria in Coppa Davis si è conclusa l’annata memorabile per Jannik Sinner. Ora per l’azzurro è il momento del riposo in attesa di un verdetto decisivo
Otto tornei vinti più la Coppa Davis e il primo posto nel ranking Atp con un distacco siderale da chi lo segue in classifica. Si può riassumere così, in estrema sintesi, il 2024 trionfale per Jannik Sinner.
La seconda vittoria consecutiva in Coppa Davis, ottenuta nella finale di Malaga contro l’Olanda con il punto decisivo ottenuto da Jannik contro Griekspoor, ha rappresentato la chiusura ideale del cerchio per il fuoriclasse azzurro che, proprio un anno, in Davis ha iniziato il suo ciclo di vittorie poi proseguito con i successivi trionfi all’Australian Open, allo Us Open, ai Masters di Miami, Cincinnati e Shanghai e nei due ATP 500 di Rotterdam e Halle.
Ora per Sinner è arrivato il momento del meritato riposo dopo un’ultima parte di stagione giocata, praticamente senza pause, dallo Us Open in poi. L’azzurro ha già comunicato che tornerà in campo direttamente all’Australian Open, il primo torneo Slam della stagione al via dal prossimo 12 gennaio a Melbourne.
Sinner, l’anticipazione è da brividi: ora c’è davvero da preoccuparsi
Sinner si presenterà all’Australian Open da campione in carica. Questa l’unica certezza al momento in attesa del giudizio del TAS di Losanna che dovrà pronunciarsi sul ricorso presentato dalla WADA sul caso doping che ha coinvolto l’azzurro, risultato positivo al Clostebol in seguito a un controllo effettuato lo scorso marzo durante il Masters di Indian Wells.
Sinner è stato assolto dall’ITIA (l’International Tennis Integrity Agency) che ha giudicato favorevolmente la tesi difensiva del tennista, stando alla quale la positività sarebbe scaturita per contaminazione con una pomata utilizzata dal suo massaggiatore per curare una ferita a un dito. Positività di Sinner che – va ribadito – è emersa con quantità infinitesimali di Clostebol e non tali da condizionare le prestazioni sportive dell’atleta.
La WADA, l’Agenzia Mondiale Antidoping, ha impugnato il provvedimento dell’ITIA e chiesto una squalifica di 1-2 anni per Sinner. Sarà il TAS di Losanna a emettere il verdetto definitivo di cui, al momento, non si conoscono ancora le tempistiche anche se le indiscrezioni riferiscono di una sentenza attesa per inizio anno.
C’è grande fermento negli appassionati. Un eventuale squalifica di Sinner può rappresentare, indubbiamente, uno scossone per il tennis mondiale che si ritroverebbe a fronteggiare una situazione davvero imprevista e imprevedibile. Della possibile squalifica per Sinner ha parlato un ex tennista italiano, Omar Camporese, ex top 20 del ranking ATP negli anni ’90 nonché nazionale di Coppa Davis.
In un’intervista concessa al MowMag, Camporese si è esposto sul verdetto che attende Sinner. Un’anticipazione la sua che non può non preoccupare i fan del tennista: “Le voci dicono purtroppo che ci sarà una pena, anche se non si sa di quanto ma ci sarà – svela l’ex tennista – la questione è allucinante, è stata solo sfortuna. Finché non viene fuori il verdetto non ci voglio credere anche perché se si verifica una cosa del genere, non so cosa succede al tennis.”
Camporese ha anche dichiarato di aspettarsi una sospensione a livelli molto bassi. Non resta ora che attendere il verdetto. Purtroppo su questa vicenda, il destino non è più nelle mani di Sinner che può solo sperare nell’epilogo favorevole di una vicenda nella quale, stando alle dinamiche emerse, è stato coinvolto involontariamente.