Pescara (4-3-3): Fiorillo; Ciofani (87′ Balzano), Perrotta, Scognamiglio, Del Grosso; Memushaj, Bruno, Brugman (77’ Crecco); Marras, Mancuso, Sottil (84’ Bellini). In panchina: Kastrati, Farelli, Bettella, Elizalde, Pinto, Kanoutè, Antonucci, Capone, Monachello, Camilleri. Allenatore: Giuseppe Pillon.
Perugia (4-3-1-2): Gabriel; Rosi, Gyomber, Sgarbi, Mazzocchi; Kinglsey (54’ Falzerano), Carraro (46’ Bianco), Dragomir; Verre (84′ El Yamiq); Sadiq, Vido. In panchina: Bizzarri, Perilli, Rosi, Melchiorri, Bordin, Cremonesi, Moscati, Kouan, Han. Allenatore: Alessandro Nesta.
Reti: 28’ Memushaj, 70’ Vido
Arbitro: Antonio Rapuano di Rimini (Marchi-Dei Giudici/D’Ascanio)
Espulso: Sgarbi
Ammoniti: Sgarbi, Perrotta, Sottil, Bruno, Scognamiglio
Anticipo che vale pesantissimo per i play-off del Pescara: all’Adriatico arriva il Perugia di Nesta, e Pillon ringrazia il cielo per i recuperi di Brugman e Memushaj, che fanno da supporto a Marra, Mancuso e Sottil. Gli umbri hanno la pedina fondamentale nell’ex Verre, e contano sulla velocità di Sadiq.
La prima occasione, come previsto, è di Verre, che al 19’ manda fuori di poco un diagonale dal limite. Risponde Marras, al 21’, ma manca di potenza. Gli ospiti sembrano prendere il sopravvento, con Carraro che tenta il mancino dopo un corner e la manda alta col piattone dal dischetto. Poi, al 27’, Marras viene atterrato sul limite dell’area dopo una discesa fulminea sulla sinistra; la punizione di Brugman si infrange sulla barriera, ma sulla respinta arriva come una catapulta Memushaj e, da fuori, scaglia una sassata direttamente sotto l’incrocio dei pali. 1-0. L’albanese, ispiratissimo, ci riprova dalla stessa distanza, su un’altra respinta, al 38’, ma stavolta il tiro di prima esce sbilenco. Gli ospiti si riaffacciano dalle parti di Fiorillo un paio di volte, ma trovano sempre pronto Scognamiglio a spazzar via i pericoli, e all’intervallo il Pescara rimane in vantaggio.
Nesta torna in campo con Bianco al posto di Carrraro e, dopo poco, mette Falzerano per Kingsley: mediana rivoluzionata. Ma l’ordine del Pescara continua a farla da padrone: al 56’, Ciofani triangola sulla destra con Marras, conclude cercando il diagonale, Gyomber devia in scivolata e sfiora l’autogoal di mezzo metro. I biancazzurri insistono: al 62’ è ancora Ciofani ad arrivare al tiro, però cicca e alza un campanile sul quale Brugman, dal dischetto, cerca la mezza rovesciata ma la spara alta. La difesa perugina, comunque, sbanda da tutte le parti. I perugini si risvegliano al 67’ con un’occasione d’oro sugli sviluppi di un corner: pala tesa di Falzerano, Bianco prolunga di testa verso il secondo palo, Sadiq scivola per la deviazione ma Ciofani salva sulla linea. Premessa del pari, perché al 70’ Falzerano va ancora al cross, nella mischia al centro spunta Vido, che spalle alla porta trova una palombella di testa e supera Fiorillo. 1-1. Finisce le pile Brugman, Pillon mette dentro Crecco per riacciuffare la vittoria nell’ultimo quarto d’ora, ma è la squadra di Nesta a sfiorare il ribaltone all’80’: Vido calcia al volo sugli esiti di un piazzato, Bruno è provvidenziale a mettersi sulla traiettoria. Gli equilibri del match cambiano ancora all’83’, quando Sgarbi viene espulso per doppia ammonizione: Pillon schiaccia l’acceleratore con Bellini per Sottil e Balzano per Ciofani e i due sono subito protagonisti. L’attaccante uruguagio ha la chance di incornarla sul traversone del terzino, ma Rosi gliela leva dalla testa a un passo dalla porta, e sfuma l’ultimo atto della partita.
Finisce in pari, il Pescara incassa su uno dei due soli tentativi concreti della squadra di Nesta e perde due punti dopo una gara di spessore: la curva riconosce il giusto tributo chiamando a se la squadra dopo il triplice fischio. Iniezione di fiducia per il rush finale, e i play-off rimangono nel mirino del Delfino.