Sinner sull’orlo del precipizio, la data che segnerà la sua carriera per sempre: perché potrebbe finire male

Quando arriverà la parola fine per Jannik Sinner col caso clostebol e perché c’è un brutto presentimento che arriva dalla WADA.

Jannik Sinner pensava di essersi lasciato ogni malinteso alle spalle. Invece la faccenda clostebol non è ancora passata. Dopo essere stato ascoltato dall’ITIA (International Tennis Integrity Agency) ed assolto da quest’ultimo, si pensava che la WADA seguisse le indicazioni fornite da questo organo. Invece l’Agenzia Mondiale Anti Doping ha inoltrato ricorso, e di questa vicenda se ne verrà a capo solamente intorno alla primavera del 2025.

Sorprende l'insistenza della WADA nel perseguitare Jannik Sinner, c'è un timore
Jannik Sinner sembra quasi preso di mira dalla WADA (abruzzo.cityrumors.it)

Tra gli impegni di Sinner, al quale rimarranno comunque le vittorie ed i titoli conseguiti, tra due tornei del Grande Slam (Australian Open e US Open, n.d.r.) ed altri fattori, la prima udienza disponibile sarà soltanto a dicembre. Lì ci sarà il primo dibattito del percorso giudiziale che attende Jannik Sinner. Il quale era stato assolto dalla ITIA, che ora si è rivolto alla WADA chiedendo a quest’ultima di rispettare quanto già stabilito nel corso del processo “che si è svolto seguendo le linee guida del Codice mondiale antidoping”.

L’ITIA non ha riscontrato irregolarità, credendo al racconto di Sinner per il quale la contaminazione da clostebol è avvenuta per via indiretta durante una seduta di massaggi. Il fisioterapista (poi licenziato) che era entrato in contatto con questo anabolizzante lo aveva trasferito al tennista in maniera involontaria. Versione che invece non ha convinto la WADA, la quale è dell’idea che Sinner abbia in qualche modo delle responsabilità. Il verdetto finale verrà dato dal TAS, il Tribunale Arbitrale dello Sport. Ed in caso di condanna, Sinner potrebbe ricevere tra uno e due anni di squalifica. E c’è un timore in particolare, legato a motivazioni politiche.

Sinner e la vicenda clostebol, qual è il timore

Ci saranno più udienze da qui a quando dovrà essere emessa la sentenza, verosimilmente fra sei mesi. E già dal primo incontro, con tutta probabilità, sarà possibile evincere quale sarà la direzione presa nei confronti di Sinner. Se di clemenza o di inflessibilità. Si spera che il giudizio in favore del tennista attuale numero uno al mondo possa seguire quanto decretato dalla ITIA. Ma c’è una paura.

Jannik Sinner, c'è un timore
Cosa potrebbe succedere nei prossimi mesi a Jannik Sinner-Credit ANSA-Abruzzo.cityrumors.it

In passato la WADA ha mostrato una inusitata clemenza verso atleti che avevano mostrato una propensione ad assumere sostanze vietate molto più marcata rispetto a quanto avvenuto a Sinner. Si ricordi ad esempio la clamorosa Operacion Puerto del 2006, che sconquassò il ciclismo, o quello più recente che ha visto la assoluzione totale di ben ventitré nuotatori cinesi.

La paura è che Sinner possa fare da capro espiatorio da parte della WADA, con la stessa che potrebbe sfruttare il tennista italiano per ritrovare autorevolezza e credibilità.

A giudicare Sinner sarà un collegio arbitrale composto da tre giudici. Uno proviene dal TAS, uno verrà nominato dalla WADA ed un altro dalla difesa di Sinner. Va detto che Sinner potrà contare sul fatto di essere entrato in contatto con una scarsissima quantità di clostebol, che non gli ha fornito effettivi vantaggi fisici.

E che è compatibile con la versione di una contaminazione involontaria. E sul precedente che riguarda il calciatore Josè Palomino, che venne assolto nonostante una assunzione di clostebol in quantità superiori.

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