Dopo aver preannunciato il reclamo, il Pescara rinuncia ad andare avanti.
La società ha infatti provveduto a comunicare al giudice sportivo la rinuncia al ricorso avverso La regolarità della gara disputata con la Reggiana (2-3).
“La decisione perviene a seguito della conoscenza, avvenuta solo successivamente al preannuncio di ricorso, della qualificazione della condotta del calciatore Di Gennaro quale condotta gravemente antisportiva valutata sulla scorta della refertazione di gara – fanno sapere – Quest’ultimo elemento ha determinato l’evidente conseguenza che trattandosi di potere rimesso alla esclusiva discrezionalità tecnica dell’arbitro, lo stesso non possa essere sindacato dinanzi agli organi di giustizia sportiva. Valutazione quest’ultima avvalorata dall’impossibilità di utilizzare le chiare immagini televisive che escludono in radice una condotta siffatta ad opera del giocatore”.
E il Pescara ha sottolineato che “l’iniziativa non era affatto tesa a mettere in discussione la correttezza della società Reggiana, verso la quale nutriamo grande rispetto ed un rapporto solido e sereno”.
Al termine della gara (e durante) sono state grandi le polemiche non solo per l’espulsione di Di Gennaro, ma anche per due dei tre gol degli ospiti, in sospetto fuorigioco.