Il Teramo torna a vincere in trasferta a distanza di quasi cinque mesi dall’ultimo successo contro la Paganese. Il Diavolo batte 1-0 il Catania, primo successo nella sua storia al Massimino, e sono tre punti d’oro per la classifica.
Il primo tempo vede il Teramo decisamente più pericoloso in termini di occasioni da gol: è sempre Costa Ferreira a metterci lo zampino, dapprima al 5’, quando premia l’inserimento di Pinzauti che col mancino non riesce a fare male a Confente. Al 15’ il centrocampista portoghese ispira invece Santoro, con Claiton probabilmente decisivo sul destro dell’ex Palermo. Il Catania si affida soprattutto sull’allargare il gioco sulle fasce, non trovando però grosse opportunità da cogliere. Al 20’ Lewandowski para il tiro potente ma centrale di Dall’Oglio. Il Teramo si vedere ancora al 28’ quando, dagli sviluppi di una punizione, Diakite riesce ad andare al tiro, con Confente che si rifugia in angolo. Il gol del Diavolo, nell’aria, arriva al 29’: Bombagi lascia a Vitturini che non ci pensa due volte col destro a tirare verso la porta. La palla, dopo aver toccato i due legni, sbatte sulla mano di Confente che la mette involontariamente in rete. I padroni di casa faticano a reagire, trovando continue difficoltà in fase di impostazione.
Raffaele inserisce Reginaldo per Rosaia ad inizio ripresa per cercare di dare più sostanza al reparto avanzato etneo. Il Teramo però è ancora pericoloso dopo cinque minuti: da un piazzato di Costa Ferreira, Pinzauti sul secondo palo sembra sorpreso di ritrovarsi il pallone addosso e non è rapido nell’indirizzarlo bene verso la porta. Al 10’ Pinto raccoglie un pallone vagante, contrastato da Arrigoni, e fa partire un mancino che di poco non trova lo specchio. Non vedendo grossi cambiamenti in campo, Raffaele fa entrare via via Sarao, Capalai, Maldonado e Piccolo, mentre Paci alla mezz’ora preferisce Mungo a Pinzauti.
Il Catania trascorre l’ultimo quarto di gara a premere di più, trovando però non grosse palle-gol: quella più ghiotta, è l’occasione del 37’ quando Claiton di testa gira un pallone da calcio d’angolo con Lewandowski che ci mette una pezza sul tentativo di deviazione di Russotto. Due minuti più tardi, in ripartenza, Costa Ferreira lascia per Mungo che ha l’occasione per chiudere la sfida ma, da buona posizione, spreca il colpo del ko. La pressione etnea nel finale sta sostanzialmente in una rovesciata alta di Russotto e poco altro.
Per il Teramo matura così una vittoria importante per rilanciarsi e prepararsi alla sfida del Bonolis contro la capolista Ternana.
Catania (3-5-2): Confente; Sales, Claiton, Giosa (30’st Piccolo); Albertini (13’st Calapai), Welbeck (25’st Maldonado), Rosaia (1’st Reginaldo), Dall’Oglio, Pinto; Di Piazza (13’st Sarao), Russotto. A disp.: Martinez, Tonucci, Zanchi, Izco, Manneh, Vrikkis. All.: Raffaele.
Teramo (4-4-2): Lewandowski; Vitturini, Diakite, Piacentini, Tentardini; Ilari, Santoro, Arrigoni, Costa Ferreira; Pinzauti (30’st Mungo), Bombagi (41’st Gerbi). A disp.: D’Egidio, Trasciani, Bellucci, Viero, Lombardi, Kyeremateng, Di Francesco. All.: Paci.
Arbitro: Luciani di Roma 1.
Reti: 29’pt aut. Confente.
Note: ammoniti Giosa, Wellbeck, Vitturini, Mungo; recupero 4’ nel st.
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