Finisce 0-0 il match playoff tra Foggia e Teramo, che continuano ad andare avanti a braccetto in classifica. Davvero poche le emozioni allo Zaccheria.
Si inizia a buoni ritmi e con il Foggia che mette in mostra quanto ami le ripartenze e l’attacco alla profondità. In casa Teramo però si concede poco e per i primi venti minuti si registra sostanzialmente solo una grande attenzione da una parte e dall’altra. Non che vada meglio nel prosieguo tra errori tecnici e paura di scoprirsi. Se si pensa che per la prima mezz’ora abbondante gli unici tentativi verso lo specchio della porta sono il tiro molto debole di Curcio al 32’ e quello dalla distanza di Arrigoni al 36’ che finisce fuori, è facile comprendere quanto la prima frazione sia di fatto avara di emozioni. Facendo uno sforzo è da registrare il tentativo di qualche minuto dopo di Di Jenno, servito in appoggio da D’Andrea, che finisce molto lontano dallo specchio seppur il centrocampista da buona posizione. L’occasione potenzialmente migliore per il Teramo la costruisce per certi versi il Foggia, che si complica la vita in disimpegno al 41’, ma Costa Ferreira chiude troppo il destro e manda a lato. Il Diavolo rischia prima di rientrare negli spogliatoi, quando Vitturini fa venire i brividi a Lewandowski girando di testa in calcio d’angolo una punizione del Foggia.
La ripresa inizia con la capocciata di Pinzauti che gira una punizione dalla destra di Costa Ferreira trovando però Fumagalli pronto a fermare il pallone. La gara poi torna lungo i binari della noia ed al quarto d’ora il Teramo perde Mungo per un problema alla caviglia destra. Al suo posto entra Ilari. Uno spento Curcio lo segue poco dopo lasciando il campo a Vitale, con D’Andrea che avanza in attacco. Non riuscendo a sbloccare la gara, prima Ilari al 17’ e poi Bombagi cinque minuti più tardi provano invano da fuori area. Gli animi si scaldano alla mezz’ora dopo un faccia tra Bombagi e Galeotafiore, con Paci da una parte e Marchionni dall’altra a raffreddare gli animi. Al 34’ da un pallone arrivato dalle retrovie, Lewandowski allontana la sfera travolgendo Ibu Balde e Soprano che rimangono a terra con la necessità dell’ingresso degli staff medici.
I due si rialzano poco dopo senza problemi pronti per il rush finale che, a dire la verità, offre ben poco. Cappa è l’ultima carta che Paci sceglie di giocarsi dopo Ilari e Gerbi, e proprio dall’ex Roma parte il cross che Costa Ferreira tocca per Ilari che mette in gol, ma il primo assistente segnala la posizione di fuorigioco ed il direttore di gara annulla quello che sarebbe stato il gol vittoria per il biancorossi.
Il Teramo dà comunque continuità alla vittoria contro il Bari. Domenica al Bonolis arriverà il Monopoli.
Foggia (3-5-2): Fumagalli; Anelli, Gavazzi, Galeotafiore; Kalombo, Garofalo, Salvi (32’st Morrone), D’Andrea, Di Jenno; Curcio (16’st Vitale), Dell’Agnello (32’st Balde). A disp.: Jorio, Said, Agostinone, Del Prete, Moreschini, Iurato, Pompa, Cardamone, Turi. All.: Marchionni.
Teramo (4-3-3): Lewandowski; Vitturini, Soprano, Piacentini, Tentardini; Santoro, Arrigoni, Mungo (15’st Ilari); Bombagi (32’st Cappa), Pinzauti (27’st Gerbi), Costa Ferreira. A disp.: D’Egidio, Trasciani, Romanucci, Di Francesco, Viero, Lombardi. All.: Paci.
Arbitro: Di Graci di Como.
Note: ammoniti Mungo, Bombagi, Morrone, Galeotafiore; recupero 4’ nel st.
foto Foggia Calcio