Una gradita new entry quella di Tarlao che ha sposato il progetto della squadra di Roseto degli Abruzzi presieduta da Andrea Di Giuseppe per puntare ancora di più sul paraciclismo che ha già in Pierpaolo Addesi il riferimento di un settore che si è ampliato con le presenze di Federico Azzalini, Pietro Trozzi e Mauro Nucciarelli.
Andrea Tarlao nasce a Gorizia l’8 gennaio del 1984. A causa di alcune complicazioni durante il parto, soffre di una paresi ostetrica al braccio sinistro. Salire in bicicletta è stato naturale visto che sia papà Riccardo, con un brillante passato tra i dilettanti, e mamma Marina, ex commissario di gara della Federazione Ciclistica Italiana, gli hanno trasmesso la loro passione: Andrea inizia giovanissimo a pedalare e a competere nelle prime gare fino ad arrivare alla categoria dilettanti élite.
Dal 2010, nella categoria C5, è una pedina fondamentale della nazionale di paraciclismo guidata dal commissario tecnico Mario Valentini e da lì ha iniziato una escalation che lo ha portato a conquistare tre medaglie d’oro ai Mondiali, diversi titoli italiani tra strada e cronometro, fino al bronzo alle Paralimpiadi di Rio nel 2016 dove per l’occasione il lavoro di Addesi nella gara in linea fu determinante per cogliere il podio.
Queste le tappe più significative della carriera di Tarlao che non vede l’ora di indossare la nuova casacca: “Voglio ricambiare la fiducia del presidente Andrea Di Giuseppe, è una persona che non lascia nulla al caso e credo che in questa squadra riuscirà a trovare i miei spazi e mi farà stare sereno, anche perché al mio fianco avrò una pedina importante come Pierpaolo Addesi che è un fratello per me ed anche un valore aggiunto della nostra nazionale.. Con Andrea Di Giuseppe c’è un grande rapporto di amicizia e stima reciproca. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura perché il 2021 oltre ad essere l’anno della ripartenza coincide con il recupero delle Paralimpiadi a Tokyo nel mese di settembre”.
Con Pierpaolo Addesi l’amicizia va oltre il colore azzurro della maglia della nazionale italiana: “La sua presenza – continua Tarlao – in questo team è un valore aggiunto ed anche di fondamentale importanza anche come uomo squadra con i master del settore agonistico corse. Ci conosciamo ormai da diversi anni, continuiamo a condividere tante belle esperienze in nazionale e in gara ci capiamo al volo. Ormai posso definirmi abruzzese d’adozione ed è un orgoglio per me tornare in questa regione ospitale e con una vera e propria tradizione legata al ciclismo. Ho avuto modo anche di venire qui per le vacanze estive con la mia famiglia. Ripenso sempre ai tanti ritiri della nazionale italiana in altura e in riva al mare con un grande coinvolgimento ed interessamento delle istituzioni”.
Sullo svolgimento delle Paralimpiadi di Tokyo, invece, Tarlao non nasconde un po’ di preoccupazione “per la continua situazione di incertezza a livello globale ma conto di prepararmi al meglio questo appuntamento. Abbiamo fiducia di chi ci supporta e sono approdato al Team Go Fast proprio per questo motivo, allo scopo di avere la serenità di preparare senza peso e senza troppe problematiche un anno importante perché è un’occasione che non voglio perdere”.
Tarlao plaude anche al nuovo progetto giovani della squadra rosetana: “Credo sia doveroso fare i complimenti al Team Go Fast che finalmente scopre il vasto panorama del ciclismo giovanile con gli allievi e gli juniores sia come motivo di svago per i ragazzi che lanciare nuovi talenti. Tanto di cappello al presidente Andrea Di Giuseppe, su input del mio grande amico Pierpaolo Addesi, oltre a tutta la dirigenza che dovrà rimboccarsi le maniche per far crescere i ragazzi e realizzare i loro sogni”.
“Nella fase di crescita che vogliamo proseguire, riteniamo Andrea Tarlao il profilo ideale per alzare il livello nel paraciclismo per il quale abbiamo sempre un occhio di riguardo e vogliamo toglierci ancora tante soddisfazioni in questo settore visto che il 2021 annovera le Paralimpiadi di Tokyo. Insieme al nostro Pierpaolo Addesi, Tarlao è una garanzia anche per il movimento paralimpico azzurro ma anche il nostro grande orgoglio” ha dichiarato il presidente Andrea Di Giuseppe che confida molto nelle potenzialità dell’atleta friulano.