Arriva una multa esemplare ai danni di un dirigente che si è reso protagonista di un atto deplorevole: tornerà l’anno prossimo
Le autorità sportive regionali questa volta non hanno dovuto sforzarsi più di tanto e sono intervenute a difesa del direttore di gara, insultato e minacciato sin da prima che la partita cominciasse.
Quanto accaduto durante la partita di Terza Categoria spiega che c’è ancora molto lavoro da fare e che a volte sono gli stessi dirigenti, quindi figure che almeno in teoria dovrebbero dare il buon esempio, a essere i responsabili di atti deplorevoli contro tesserati o direttori di gara.
Ma il Giudice Sportivo non ha avuto dubbi e ha inflitto al diretto interessato una squalifica che si va ad aggiungere ad un’altra: ora dovrà stare fermo fino al giugno 2025 prima di tornare regolarmente sul terreno di gioco per assistere dal vivo agli incontri della squadra.
Campania, Terza Categoria nel caos: dirigente insulta e minaccia arbitro, squalificato fino al 2025
L’unica colpa dell’arbitro sarebbe quella di non aver fatto giocare la partita a causa del terreno di gioco non praticabile. Per questo, in accordo con gli altri membri del corpo arbitrale, ha deciso di rinviare la gara a data da destinarsi.
È bastata questa decisione, abbastanza comune nei campi di provincia, per innescare una polemica furibonda che per poco si stava tramutando in rissa vera e propria (e che avrebbe coinvolto un po’ tutti).
Poco prima che iniziasse la partita tra Peluso Academy e Sol Sports Club, partita del Girone D di Terza Categoria campana giocatasi in provincia di Avellino, il direttore di gara, constatata l’impraticabilità del terreno di gioco, ha deciso di mandare a casa le squadre. Decisione che non è stata digerita dal dirigente degli ospiti che ha raggiunto l’arbitro in campo e lo ha minacciato con insulti e parole pesanti.
Parole che non sono state affatto perdonate dal Giudice Sportivo: il ds in questione non sarebbe dovuto nemmeno scendere in campo poiché già squalificato fino al 31 dicembre 2024. Appresa la gravità della vicenda, il giudice competente ha aumentato la squalifica di ben sei mesi: fino al prossimo 30 giugno 2025.
Al club ospite inoltre è stata comminata una multa di 150 euro per aver permesso a un calciatore della sua squadra, squalificato alla pari del direttore sportivo, di entrare in campo e insultare l’arbitro.