L’ultima dell’anno: a Ortona arriva il Ciampino

Ortona. Non c’è sosta per la Tombesi, che dopo l’impegno di campionato del 22 dicembre torna in campo anche tra Natale e Capodanno per la seconda sfida del triangolare di Coppa Italia. Dopo la sconfitta patita nella prima partita contro il Lido di Ostia (4-3), i gialloverdi sono obbligati a cercare la vittoria, e la più ampia possibile, contro il Ciampino Anni Nuovi, avversario già affrontato (e battuto 9-4) lo scorso 15 dicembre in campionato.

 Mister Ricci spera di avere tutti a disposizione, dopo un periodo in cui non sono mancati acciacchi e infortuni di vario tipo nel roster ortonese. Proprio le assenze di Mambella (per infortunio) e di Berardi (impegnato in Nazionale under 19) hanno permesso al trentasettenne Danilo Di Rienzo di fare il suo debutto con una squadra di A2 nel precedente turno di coppa, contro il Lido di Ostia. Una grande soddisfazione, che tuttavia non ha ancora appagato la voglia di Danilo di godersi al massimo questa stagione in maglia gialloverde:

 “È stata un emozione indescrivibile, direi strana. Ho disputato un’intera carriera in serie C e per me già solo l’opportunità di essere parte di questo gruppo e di allenarmi con grandi giocatori era una cosa enorme, ma certo in cuor mio speravo prima o poi di giocare. Pensavo che sarebbe accaduto magari in una partita di fine stagione, ma il caso ha voluto che fossi chiamato in causa ben prima, da titolare, e in una gara che contava, contro un avversario molto forte. Al di là del risultato, purtroppo negativo, per me è stata una grande felicità, che spero di avere l’opportunità di rivivere da qui a fine stagione. Indubbiamente, il passaggio del turno è ora divenuto per noi molto complicato, ma sono sicuro che domani la Tombesi non solo onorerà l’impegno, ma giocherà al massimo e inseguirà la vittoria, anche perché nello sport nulla è scontato e non si può prevedere cosa accadrà nell’ultima partita del girone. Non so se domani giocherà Mambella o Berardi, in entrambi i casi la porta della Tombesi è in ottime mani: Francesco sta facendo una stagione fantastica e anche Davide è un portiere di assoluto livello. Li voglio ringraziare, perché oltre ad essere due splendidi ragazzi e due veri professionisti, hanno aiutato molto un “vecchietto” come me che non era assolutamente abituato ad allenarsi con gente di serie A, dandomi tanti consigli e suggerimenti. Dal canto mio, assieme all’amico Andrea Di Buono, cerco di aiutarli a crescere, imparando allo stesso tempo un mestiere, quello di allenatore dei portieri, che mi piacerebbe coltivare in futuro. Al di là di questo, e tornando alla sfida di domani, sono certo che la Tombesi chiuderà bene il suo anno, anche perché abbiamo voglia di tornare a vincere e di riprendere quel ritmo che ci ha permesso di conquistare la vetta della classifica. La forza di questa squadra non è nei singoli, che pure ci sono e sono fortissimi, ma nel gruppo: un gruppo molto unito, fatto di persone che in campo e fuori si aiutano a vicenda e giocano davvero insieme, senza personalismi o invidie. È questa la forza della Tombesi”.

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