La trasmissione di Mediaset confeziona un servizio contro il numero uno al mondo dicendo che sono stati usati due pesi e due misure
Un attacco diretto. Di quelli che lasciano a bocca aperta e che stanno facendo arrabbiare tantissimi utenti e tifosi italiani. Ma cosa è successo? Qualcosa di incredibile, ovvero una trasmissione famosa come le Iene che va in onda su una rete come Mediaset che confeziona un servizio contro Jannik Sinner.
Una televisione italiana che fa di tutto per dimostrare che il numero uno al mondo è stato aiutato nel caso doping. Una cosa sconcertante che ha fatto infuriare tantissimi utenti che sui social hanno riversato tutta la loro rabbia e incredulità nel vedere un servizio del genere.
Senza mezzi termini e senza che ci siano stati dubbi, le Iene hanno fatto perfino un esperimento sul loro giornalista proprio come era accaduto a Sinner e il suo massaggiatore, Carlo Naldi, colui che l’avrebbe contaminato col Trofodermin a base di Costabol, la sostanza dopante che avrebbe inguiato il povero Jannik.
E il servizio è andato avanti su questo tenore, col giornalista che ha fatto esempi di persone e atleti che avevano avuto lo stesso problema di Jannik, come il cestista Riccardo Moraschini, anche lui contaminato col Costabol, ma squalificato nel 2022 per un anno. E tutto questo per dimostrare la disparità di trattamento tra lui, Sinner, numero uno al mondo del tennis, e tutti gli altri. Non solo.
Le Iene sono andate anche da un famoso esperto di analisi per far analizzare l’esperimento fatto sullo stesso giornalista che ha simulato il caso di Sinner, con quest’ultimo che ha dato la sua opinione e avvalorando la tesi secondo la quale ci sono stati “due pesi e due misure“, anche perché, sempre secondo l’esperto, non ci sarebbe “stata trasparenza sul caso di Sinner, quando si viene beccati con la positività si deve rendere pubblico, non che si faccia quando il caso è chiuso, ci sono delle regole e non sono state rispettate”, il parere del professor Khims.
Non contente le Iene hanno insistito con la storia di Moraschini, sentendo la sua versione che è identica a quella di Sinner, ma con na finale diverso. E qui ci può stare che le cose siano andate in maniera diversa e si dovrebbe lavorare più su questo, ma senza andare ad attaccare lo stesso numero uno al mondo.
Sono state anche riportate le parole di Nole Djokovic che, da rappresentante dei giocatori, non poteva far altro che ribadire e ricordare che ci sono tanti giocatori che non hanno lo spessore e la notorietà di Jannik Sinner che hanno avuto la stessa esperienza, ma con esito diverso. E su questo Djokovic non ha attaccato Sinner, ma solo usato per difendere chi non si può difendere. Ed è una cosa diversa rispetto al servizio che è andato in onda.