Chieti. Non solo sedute atletiche e allenamenti. La CO.GE.D. Pallavolo Teatina collabora da alcuni giorni anche ad uno studio condotto dal dottor Pascal Izzicupo del Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. È lo stesso Izzicupo a spiegare nel dettaglio gli obiettivi della ricerca:
“Lo spunto per questo studio è nato da una chiacchierata con il capitano della squadra, Corinne Perna, che frequenta la mia stessa palestra a Montesilvano e mi ha messo in contatto con il presidente Brunn, per proporre e poi dare avvio a questo studio. L’obiettivo è quello di monitorare le abitudini motorie delle giocatrici al di fuori dell’allenamento. Spesso si pensa che un atleta, per il semplice fatto di esserlo, faccia la classica “vita da atleta”, ma non sempre è così, e questa ricerca si propone proprio di studiare gli stili di vita di una squadra di pallavolo lontano dal palazzetto, quantificando le ore di sonno, l’attività fisica svolta al di fuori dell’allenamento e il tempo trascorso in attività sedentarie, oltre che, ovviamente, analizzarne le abitudini alimentari. Per farlo le abbiamo dotate di strumenti di misurazione soggettiva, ovvero specifici questionari scientificamente validati, ma anche di strumenti di misurazione oggettiva, quali gli activity trackers, e cioè degli accelerometri che le ragazze portano al polso e che misurano i loro dati nel corso della giornata, anche mentre dormono. Inizialmente indosseranno gli accelerometri per un periodo di una settimana, ma torneranno a utilizzarli a intervalli regolari nel corso del campionato per valutare l’andamento dello stile di vita insieme al calendario agonistico e alle stagioni. L’idea di questo studio, che avrà durata triennale e include anche squadre nazionali di altri sport e di diversi paesi, è stata mia e del dottor Fabio Nakamura, ma la responsabile locale è la professoressa Angela Di Baldassarre, che è anche presidente del corso di laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive presso il nostro ateneo. I risultati finali di questa ricerca saranno ovviamente oggetto di una serie di pubblicazioni scientifiche, motivo per il quale ringrazio la società neroverde per aver accettato la mia proposta e averci permesso di allargare lo spettro d’indagine del nostro studio”.