Il Roma Club Avezzano, in esclusiva ai nostri microfoni: “Hanno speso oltre cento milioni per la Roma. Ma che errore esonerare Mourinho e De Rossi”
Dieci punti in classifica dopo nove giornate, l’esonero di Daniele De Rossi e l’arrivo di Juric, incapace al momento di regalare certezze alla squadra e all’ambiente; il 5-1 subito contro la Fiorentina e gli screzi interni con alcuni senatori, non fanno altro che alimentare il nervosismo e la rabbia tra i tifosi giallorossi. La Roma sembra vivere un momento estremamente negativo, che preoccupa tutti i tifosi giallorossi. Anche quelli che vivono la loro passione a distanza e che in Abruzzo non mancano di far sentire la loro passione.
Tra i tanti club che seguono con amore le sorti della squadra capitolina, ce n’è uno che ogni giorno raccoglie gli sfoghi e i sentimenti di centinaia di sostenitori, che vivono l’amore per la Roma nella Marsica. Il Roma Club Avezzano, che dal 1985 è un vero e proprio punto di riferimento per i tifosi giallorossi che vivono in Abruzzo, si fa portavoce dello sfogo di numerosi tifosi romanisti. “Viviamo male questo momento e siamo molto delusi – dichiara in esclusiva per Abruzzo.Cityrumors, Antonio Faricelli, presidente del club. “Sebbene negli anni siamo stati abituati ad un rendimento altalenante, ci accora vedere la nostra squadra non fare risultati. Tuttavia siamo sempre presenti, allo stadio e presso la nostra sala. Forse scema un po’ l’entusiasmo in questi momenti difficili, ma non l’amore e la voglia di seguire la Roma”.
Di chi sono le responsabilità maggiori?
“Sembrerebbe una domanda banale, alla quale ogni tifoso è convinto di poter dare la risposta. Ma se qualcuno sapesse davvero di chi siano le responsabilità credo che la Società (l’AS Roma) pagherebbe oro per questa informazione. Vedo molti tifosi che additano la famiglia Friedkin, ignorando forse che nel calcio del business il loro ruolo consiste solo nel decidere quanti soldi debbano “fluire” per raggiungere la mission (dettata dall’allenatore?). E quest’anno hanno speso oltre 100 milioni per il mercato: direi che possiamo promuoverli, no? È evidente che le responsabilità sono da ricercare nei più bassi strati”.
A che si riferisce?
“Abbiamo un allenatore che non ha mai vinto niente ed una rosa di giocatori senza nemmeno un top player. Forse non è tanto un gioco di responsabilità, quanto di ovvietà”.
Si parla di un possibile esonero di Juric? Per voi è la scelta giusta?
“Un esonero non è mai una scelta giusta se il nuovo allenatore non fa meglio. Non lo è stata quella di esonerare Mourinho e nemmeno quella di De Rossi. Mandare via Juric è una scommessa che tutti saremmo disposti a fare se sapessimo che al suo posto arrivasse un allenatore vincente e con un considerevole curriculum per il quale vale la pena scommettere. Ma non ci sono allenatori disponibili che rientrano nel profilo, quindi non credo sarebbe una scelta giusta quella di esonerare Juric”.
Nel caso, meglio richiamare De Rossi o pensare ad un altro tecnico?
Come ho risposto nella precedente domanda bisognerebbe pensare ad un altro tecnico, che però sia una garanzia. Ma non ce ne sono sul mercato, quindi tanto vale far traghettare il relitto a De Rossi visto che è ancora sotto contratto”.
La Roma sembra una polveriera: Pellegrini contestato, Cristante e Mancini ieri ai ferri corti con il tecnico. Come uscire da questa situazione?
“Una risposta utopica potrebbe essere cambiare l’intera rosa e prendere solo campioni. Ma per essere realisti basterebbe cambiare l’ambiente intorno ai giocatori che già abbiamo. Servono figure come un team manager; un responsabile della comunicazione che tratti le istanze dei giocatori nei confronti della Società e con i media; un apparato tecnico di alto profilo (preparatori, analisti, addirittura il magazziniere) che vengano considerati dai giocatori come esperti e ai quali obbedire con riverenza. Solo quando tutti i ruoli saranno al loro posto i giocatori penseranno solo a giocare e i tifosi saprebbero chi contestare di volta in volta”.
Come è nata l’idea di fondare un Roma Club ad Avezzano? Come vivete le vicende giallorosse a distanza?
“L’idea è nata nel 1985 dal compianto Italo Fratta (che ne è stato Presidente fino al 2007, anno della sua dipartita), che pensò di accogliere i tifosi giallorossi marsicani sotto il vessillo del Roma Club Avezzano, principalmente per promuovere la presenza allo stadio Olimpico di un gruppo organizzato di tifosi. Oggi il Club, oltre a quello della biglietteria per lo stadio, offre il servizio di visione delle partite presso una sala adibita ad hoc, e l’organizzazione di eventi ai quali i soci possono partecipare. Negli ultimi anni abbiamo superato ormai i 500 tesseramenti, che fa di noi uno dei club più numerosi al mondo!.